Colpo di scena per la squalifica di Jannik Sinner: un annuncio che i tifosi non si aspettavano, tutti a bocca aperta
Il nome di Jannik Sinner, da qualche settimana a questa parte, è sulla bocca di tutti. Non tanto per le prodezze che il 23enne di San Candido ha saputo accumulare in campo, diventando indiscutibilmente il tennista più forte e acclamato al mondo, quanto per questioni decisamente più complesse e delicate.

Il caso Clostebol è stato un vero e proprio tormento per Jannik che nemmeno davanti all’assoluzione dell’Itia ha potuto tirare un sospiro di sollievo. La WADA, World Anti-doping Agency, non ha mai ritenuto pienamente scagionato il numero 1 ATP. Anzi. È arrivato un ricorso che ha messo ancora una volta tutto in discussione. Il prossimo 16 e 17 aprile il Tribunale Arbitrale dello Sport avrebbe dovuto pronunciarsi in via definitiva sulla colpevolezza di Sinner, risultato positivo ai test antidoping dopo aver assunto in via involontaria una piccola dose di Clostebol, sostanza proibita contenuta in un unguento utilizzato da Giacomo Nardi, ex fisioterapista di Sinner.
La Wada si è sempre appellata alla responsabilità che un tennista deve avere, anche riguardo alle azioni del suo staff. E alla fine, dopo mesi di tira e molla, di una battaglia silenziosa che non ha tuttavia intaccato le prestazioni del tennista altoatesino in campo, si è arrivati ad un accordo. Sinner rimarrà fermo 3 mesi, una sospensione relativamente leggerà che non gli permetterà di essere presente ai prossimi appuntamenti: il suo ritorno in campo è previsto, dunque, per gli Internazionali d’Italia a maggio.
Sinner senza pace: “Se è colpevole…”
In pochi, come Gasquet e Ruud, si sono schierati dalla parte del campione italiano ritenendolo innocente fino a prova contraria. D’altro canto sono stati – e sono presenti tutt’ora – tantissimi detrattori, che non perdono tempo ad attaccare Sinner per una squalifica ritenuta evidentemente non abbastanza dura.

Tra questi, a sorpresa, vi è anche il numero 2 al mondo recentemente battuto da Sinner agli Australian Open: Aleksander Zverev. In occasione della conferenza stampa per il torneo ATP 500 di scena a Rio de Janeiro, il tennista tedesco si è detto spiazzato, sconcertato, perplesso per tutta la situazione legata alla squalifica di Sinner. “Tutto il contesto è strano. Per me le cose sono due: o non hai colpe e non devi essere punito, o sei colpevole perché positivo a degli steroidi e allora tre mesi non sono una sospensione…“.
Zverev, dunque, torna all’attacco riguardo ad una vicenda oggettivamente senza precedenti nel mondo del tennis. Un’uscita a tratti fuori luogo quella del tennista tedesco che agli Australian Open aveva ammesso la netta supremazia di Sinner in finale. Adesso, i dubbi sulla questione doping. Qualcosa non torna. E torna facilmente alla mente l’abbraccio di Jannik ad Aleksander a fine match, un gesto di grande umiltà dell’italiano che non ha evidentemente consolato abbastanza Zverev.
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