Paul Annacone, ex coach di Roger Federer e attualmente alla guida di Taylor Fritz, ha rilasciato un’interessante intervista a Tennis Channel. Tra i tempi trattati salta all’occhio la crisi di Carlos Alcaraz negli ultimi mesi della stagione dopo le Olimpiadi di Parigi 2024.
Il mal di Olimpiadi
Alcaraz ha chiuso la stagione al numero 3 del ranking Atp e ha vinto quattro titoli (masters1000 di Indian Wells, Roland Garros, Wimbledon e Atp500 di Pechino). Nonostante ciò, non si può nascondere il fatto che tutti si aspettassero di più dal talento spagnolo.
Carlitos, infatti, dopo un avvio stentato per colpa di qualche problema fisico, è sembrato tornare quello di un paio di stagioni fa tra maggio e luglio. In quei due mesi si è portato a casa due prove dello slam senza troppi problemi e si preparava alle Olimpiadi per vincere l’oro in singolare o in doppio in coppia con Rafael Nadal. Insieme al suo idolo si è fermato ai quarti di finale, mentre in singolare ha perso (a sorpresa) la finale con Novak Djokovic.
Da quel momento in poi, qualcosa è cambiato nella testa dell’ex numero 1 del mondo, che è finito in una spirale di insuccessi e crisi di gioco. Dopo la sconfitta alle Olimpiadi, infatti, Alcaraz è uscito all’esordio al masters1000 di Cincinnati per mano di Gael Monfils e al secondo turno dello US Open con Botic van de Zandschulp. Ad eccezione della parentesi a Pechino, lo spagnolo ha ottenuto poche gioie anche tra masters1000 di Shangai (quarti di finale) e Parigi-Bercy (secondo turno).
Il finale di stagione, se possibile, è stato ancora peggiore con l’eliminazione al Round Robin delle Atp Finals di Torino e ai quarti di finale di Coppa Davis (nonostante abbia vinto il proprio singolare contro Tallon Griekspoor).
Le parole del coach
Il coach di Fritz Annacone ha voluto dire la sua su quello che sta succedendo allo spagnolo.
“Carlos è un giocatore pieno di gioia. Penso che quest’anno ne abbia persa un po’ per molteplici ragioni. La sconfitta in finale a Parigi 2024 gli ha spezzato un po’ il cuore lasciando il segno nel resto della stagione. Ha una mentalità incredibile e un team fantastico, quindi non c’è nessun motivo per cui non si tratti solo di una piccola turbolenza lungo il suo cammino. È solo un incidente di percorso”.