Caso Sinner, Shapovalov criptico: non ce l’ho con Jannik, ma…

Denis Shapovalov, in occasione dell’Ultimate Tennis Showdown di Francoforte, ha rilasciato interessanti dichiarazioni sul suo momento di forma e sul caso legato a Jannik Sinner. Il canadese, nonostante abbia sottolineato di non avere nulla contro l’azzurro, accusa gli organi internazionali di usare un doppio standard.

Il pensiero di Shapovalov

Il 2021 sembrava potesse essere il preludio ad una carriera costantemente ai vertici. La semifinale a Wimbledon a soli 22 anni e la top10 raggiunta prima di tutti i giovani rampanti di cui vi parliamo tutti i giorni.

Poi il buio, i risultati che non arrivano più e l’infortunio a Wimbledon 2023 che lo tiene fermo per sei mesi. È tornato in questo 2024, ma sembra la copia sbiadita di quello che avevamo ammirato per anni. I colpi non sono più così forti e gli avversari sembrano avere le contromisure necessarie per detonare il suo tennis.

In questi giorni, Shapovalov è impegnato nell’Ultimate Tennis Showdown di Francoforte ed ha rilasciato parole interessanti sul suo passato e su quello che è l’argomento di punta di questo periodo: il caso doping attorno a Sinner.

Il ginocchio ora sta bene, ma sto ancora cercando di tornare al livello massimo. Ci vuole tempo, stare fermo tutta la stagione è difficile. Non sono riuscito a dare il 100% e anche quest’anno all’inizio non sono stato al massimo. Sono sicuramente in una fase diversa della mia carriera. Ho attraversato molte cose: un’ascesa, una caduta, un grave infortunio. Sto diventando più esperto.

Squalifica a Washington? Per me quello che è successo è sbagliato. Non sono contento del risultato. È stato un momento importante della mia stagione perché finalmente stavo giocando bene. Poi è successo questo incidente che ha ucciso il mio slancio. Ero molto arrabbiato. Ci sono giocatori che hanno fatto molto peggio e non ci sono stati grandi punizioni.

Caso Sinner? A questo punto è ridicolo. Non ho nulla a che fare con Jannik Sinner personalmente. È solo che i giocatori non vengono trattati allo stesso modo, in ogni caso lo gestiscono in modo diverso. Alcuni giocatori hanno sostanze contaminate e vengono squalificati per anni e con altri giocatori non è così. La WADA doveva intervenire subito. Ora stanno torturando Sinner e deve giocare in queste circostanze. Semplicemente non è chiaro per i giocatori”.

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