Ha appeso la racchetta al chiodo ormai da moltissimo tempo, ma non ha perso quella propensione nel creare polemiche, sulla falsa riga di quanto faceva in campo con sfoghi di rabbia ed atteggiamenti eclatanti. Nelle ultime ore, John McEnore, ex numero uno al mondo e sette volte campione slam, si è lasciato andare ad una considerazione che ha già generato accese discussioni tra appassionati ed addetti ai lavori. Cosa è successo?
Le parole di McEnroe fanno discutere
È successo che, alla vigilia della Laver Cup 2024, l’ex tennista statunitense, attuale capitano del “Team World”, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto della situazione in vista dell’inizio del torneo. Chiamato ad esprimersi sulle qualità della selezione rivale, McEnroe ha risposto elogiando un po’ tutti i componenti del “Team Europe”, per poi soffermarsi su un giocatore in particolare, vale a dire Carlos Alcaraz.
Fin qui, tutto bene. Il problema, però, è poi nato nel momento in cui il “bad boy” del tennis datato anni ’80 non si è limitato a tessere le lodi del giovane spagnolo, ma si è anche lanciato in una considerazione più ad ampio raggio abbastanza discutibile. L’affermazione ‘incriminata’ è: “Carlos Alcaraz è il miglior prodotto nel tennis degli ultimi dieci anni“.
In pratica, McEnroe ha clamorosamente snobbato Jannik Sinner, dimenticandosi che l’azzurro rappresenta l’attuale leader del circuito maggiore e che, come minimo, deve essere messo allo stesso livello del classe 2003 murciano nell’ambito di un’analisi riferita al tennis contemporaneo. Ovviamente – lo abbiamo sottolineato in apertura di articolo – tale vicenda ha già creato molto scalpore mediatico nonché sui social, diventati rapidamente teatro di conflitto, in maniera particolare tra i sostenitori del tennista nostrano e coloro che invece parteggiano per l’alfiere iberico.
Forse, McEnore, pur libero di esprimere la sua sacrosanta opinione, avrebbe fatto meglio ad usare un po’ più di diplomazia, almeno citando Jannik, come il buon senso chiaramente suggeriva.
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