Montreal, Popyrin alza al cielo il trofeo nella settimana della vita

Alexei Popyrin conclude alla grandissima la settimana della vita e alza al cielo il masters1000 di Montreal. Si tratta del primo australiano a vincere un torneo così importante dopo 21 anni di digiuno. Sarà il nuovo numero 23 del mondo.

La partita

Popyrin si presenta al match da underdog, con Andrey Rublev pronto a mettere le mani sul terzo masters1000 della carriera. Il russo, tornato al numero 6 del mondo dopo le vittorie su Jannik Sinner e Matteo Arnaldi, va immediatamente in difficoltà e perde la battuta (a zero) nel primo gioco. Popyrin, nonostante le quattro palle break annullate tra quarto e sesto game non si guarda più indietro e strappa il break all’avversario anche nel quinto gioco prima di chiudere il set con il punteggio di 62.

Il secondo parziale inizia come il primo: Rublev si trova al servizio e concede immediatamente il break al proprio avversario. La svolta del match tra quinto e settimo game: Rublev riesce ad annullare la palla del doppio break a Popyrin e nel sesto gioco strappa per la prima volta il servizio all’avversario. Sembra un momento propizio per il russo che, però, si presenta alla battuta e si fa breakkare di nuovo. Alexei allora scappa verso il titolo più importante della carriera e si impone con il 62 64 finale.

Popyrin diventa così il quarto australiano della storia a vincere un masters1000 dopo Pat Rafter, Mark Philippoussis e Lleyton Hewitt. L’australiano è anche il tennista con il ranking più basso di sempre (numero 62 del mondo) a trionfare in uno dei masters1000 canadesi. Nel libro dei record ci finiscono anche le cinque vittorie consecutive contro tennisti top20 (ultimo a riuscirci Holger Rune al masters1000 di Parigi-Bercy nel 2022).

Alexei ha infatti battuto in successione dopo la vittoria all’esordio con Thomas Machac, Ben Shelton (64 76), Grigor Dimitrov (46 76 63, annullando tre match point), Hubert Hurkacz (36 76 75), Sebastian Korda (76 63) e Rublev in finale.

Inoltre, ha raggiunto il proprio best ranking al numero 23 del mondo e sarà una delle teste di serie al prossimo US Open.

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