L’esordio di Jannik Sinner era sicuramente uno degli eventi più attesi di queste prime giornate di Roland Garros 2024. Per la gioia del tennis italiano, l’azzurro ha risposto presente e superato in tre set lo statunitense Christopher Eubanks: 6-3, 6-3, 6-4 il punteggio – maturato in poco più di due ore – grazie al quale il classe 2001 tirolese ha staccato il pass per il secondo turno, dove affronterà il padrone di casa Richard Gasquet.
Roland Garros, quali prospettive per Sinner?
Nonostante quasi tre settimane trascorse ai box a causa del noto problema all’anca, Sinner è riuscito ad offrire una prestazione autorevole, anche se, come normale che sia, è apparso un po’ arrugginito in alcuni frangenti. Non troppo, ma quanto basta per creare un po’ di divisione tra appassionati ed addetti ai lavori.
Tante le analisi che si sono lette, svariate le conclusioni diverse. Una sola la domanda di partenza: sulla base di quanto fatto vedere da Jannik all’esordio, quali sono le prospettive del giovane azzurro al Roland Garros? A tal riguardo vi proponiamo degli estratti dell’approfondimento di Paolo Bertolucci per La Gazzetta dello Sport.
Le considerazioni di Paolo Bertolucci
“Ormai siamo alla costante ricerca della lente di ingrandimento per poter cogliere ogni più piccolo particolare, che si tratti di un mezzo sorriso, un accenno di smorfia, un passo meno spedito del solito, per giudicare lo stato di salute, la condizione tennistica e la forma fisica di Jannik Sinner”, ha scritto Bertolucci sulla Rosea. “Ognuno poi si fa la sua idea: qualcuno può non aver visto delle magie, qualcun altro avrà notato qualche errore di troppo, resta il fatto che quello dell’azzurro era un semplice primo turno contro un avversario abbastanza comodo, un giusto e confortevole materasso per accoglierlo al rientro nel circuito”, ci ha poi tenuto a sottolineare.
Secondo Bertolucci, Sinner ha avuto la meglio su Eubanks “senza doversi impegnare più di tanto”. E in effetti, l’ostacolo americano si è rivelato chiaramente un ostacolo non troppo attendibile per farsi un’idea precisa delle condizioni del classe 2001 tirolese. “Serviranno naturalmente altre prove, ma soprattutto altri avversari per poter giudicare se, dopo due settimane senza la racchetta in mano e senza aver potuto lavorare anche fuori dal campo, Sinner è tornato competitivo“, ha ribadito il quasi 73enne di Forte dei Marmi.
“La cosa davvero importante è che Jannik abbia confermato di aver recuperato completamente dal problema fisico[…] Non bisogna avere fretta e anzi, bisogna andare avanti giorno per giorno, migliorando sia dal punto di vista tecnico che da quello fisico. La miglior condizione, a questo punto, arriverà speriamo in tempo perché Sinner possa giocarsi degnamente le sue carte. Che non sono scarse, guai a dimenticarlo”, ha aggiunto Bertolucci.
L’ex giocatore italiano si è infine soffermato sui principali contendenti al titolo, sottolineando il fatto che un paio di questi non se la passano tanto meglio di Jannik in quanto a stato di forma o condizioni psicofisiche: “Nelle sue stesse condizioni ci sono anche due tra i favoriti tenuti maggiormente in considerazione, lo spagnolo Carlos Alcaraz per il problema al braccio e il serbo numero uno Novak Djokovic per la carenza di risultati e quello che ne consegue a livello psicologico […] solo tedesco Sascha Zverev, grazie anche alla vittoria di Roma, si presenta al via senza intoppi di carattere fisico”.
Un finale che, tutto sommato, ci trasmette un po’ di cauto ottimismo e che accompagna dolcemente la probabile consacrazione di Jannik come nuovo numero uno al mondo.