Vittoria molto sofferta per Lorenzo Musetti all’esordio al Challenger di Cagliari. Il carrarino ha impiegato due tiebreak per avere la meglio di Juan Manuel Cerundolo e conquistarsi un posto ai quarti di finale. Ecco le sue parole a fine match.
Le parole di Musetti
Una partita molto più sofferta del previsto prima dei quarti di finale con l’ostico portoghese Nuno Borges. Musetti non ha avuto le risposte sperate dall’esordio al Challenger di Cagliari ma, come ammesso in conferenza stampa, ora conta solo il risultato.
“Oggi non è stata una partita facile, ero avanti nel primo set. Le condizioni parecchio lente hanno favorito il suo gioco. Non era facile fare punto. A sprazzi ho giocato un buon tennis, colpito bene, altre volte ho avuto troppa fretta, poi ho un po’ rallentato e al suo ritmo diventa un avversario tosto. La chiave sono stati i nervi saldi nei tiebreak.
Qua ho dei bei ricordi e la gente è molto ospitale, mi ha sempre trattato con gentilezza e rispetto. Bello vedere che c’è movimento non solo tra giocatori, ma anche di fan e di gente che si appassiona al tennis. Oggi è stata complicata, interruzioni, condizioni climatiche diverse, ma siamo professionisti e con l’esperienza si riesce a sorpassare il nervosismo passeggero che ci può essere in questi casi e a tirare fuori il meglio di sé.
L’importante è stato prendersi una vittoria che fa bene al morale e al mio tennis, sperando che domani possa essere una partita migliore in termini tecnici e tattici. In questo periodo della mia vita, tennisticamente parlando, non mi interessa se gioco di m**** perché voglio vincere, giocare altri match. Questo mi porta a crescere in termini di tennis e di fiducia in me stesso, per questo sono venuto qui a Cagliari.
In questo momento non sto lavorando con nessuno. Credo che sia una figura utile, ho lavorato per alcuni periodi con diverse persone ottenendo anche dei risultati, ma ho percepito che la volontà di stare lì, l’atteggiamento di essere un giocatore migliore parte in primis da te stesso. Conoscendomi così bene, anche Simone o il mio team sanno cosa dire in certe situazioni meglio di chiunque altro.
Bprges? Abbiamo giocato poco tempo fa, non una prestazione da parte mia. Si è messo in luce negli ultimi mesi giocando un ottimo tennis. Sono condizioni diverse rispetto a Estoril e spero che il pubblico possa influire. Ha un tennis fastidioso, ma non ci sono mai match facili, bisogna cercare di renderli tali.
A Estoril, di rovescio tagliava il campo e verticalizzava molto bene. Non soffriva le variazioni, entrava e tendeva a farti giocare basso e non era facile aggredirlo. Con il dritto invece manovrava bene, preciso e pochi errori, almeno in quella partita. Viene da un periodo di forma e gioca abbastanza libero. Speriamo che non sia così fastidioso come in Portogallo”.
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