L’assurdo (e sgangherato) accanimento della Gazzetta contro Jannik Sinner

Quando alla vigilia della Coppa Davis abbiamo deciso di scrivere un pezzo per prendere le difese di Jannik Sinner – subissato dagli insulti per il forfait alla fase a gironi – pensavamo di aver già assistito al peggio. Non era così, e ci può stare in fondo. Perché si sa: al peggio non c’è mai fine. Ma mai potevamo immaginare che la dose maggiore di fango sarebbe arrivata non dai cosiddetti «haters da testiera» bensì da una delle testate più autorevoli d’Italia, forse la più autorevole: la Gazzetta dello Sport.

jannik sinner
Foto Sito US Open

Nei giorni scorsi, infatti, la Rosea si è cimentata in numerosi attacchi nei confronti del giovane altoatesino. Innanzitutto riportando una serie di interviste in cui si scredita la sua decisione, e poi finendo per sbatterlo in prima pagina sull’ultimo numero di Sportweek. Un “Caso Nazionale”, così viene definito Sinner sulla rivista settimanale della testata milanese. E come se non bastasse, all’interno dell’articolo in questione si legge: “Se adesso chiedesse scusa sarebbe come un Wimbledon e un Roland Garros messi assieme” o “Jannik ha una vaga idea di quanti ragazzi lo percepiscono come un modello?”.

Morale della favola: siamo passati dai vari “Non ama la maglia azzurra”, “Non è italiano, è austriaco”, “Pensa solo ai soldi” vomitati dai vari tifosotti via social al «J’accuse» del più importante quotidiano sportivo nostrano. Adesso la domande è: perché la Gazzetta dello Sport ce l’ha tanto col nativo di San Candido? Ovviamente, non sta a noi rispondere a tale interrogativo, dal momento che non conosciamo le dinamiche che hanno portato a tanta acredine verso il numero uno azzurro. Quella che ben conosciamo, però, è la storia.

E la storia ci racconta che quella di Sinner è stata una scelta condivisa con la Federazione. Tanto condivisa che da Volandri e dagli altri vertici della FITP sono arrivate solo parole positive per il numero uno azzurro. Peraltro, ci teniamo a ricordare che lo scorso anno, nonostante fosse reduce da una bruciante sconfitta ai quarti dello US Open, Jannik si mise a disposizione della squadra contribuendo alla qualificazione alla fase decisiva del torneo. Una scelta che ha pesato parecchio sul suo finale di stagione, condotto in discesa, tra numerosi acciacchi. Il risultato? Niente pass per le Atp Finals e forfait proprio in Coppa Davis.

La realtà è che oggi come oggi i giocatori di vertice come Sinner non possono fare a meno di essere molto prudenti nella loro programmazione. Le noie muscolari palesate dall’altoatesino a New York avrebbero potuto sicuramente trasformarsi in veri e propri problemi fisici. Lo sanno tutti tranne Gazzetta, evidentemente. Del resto, in Spagna non hanno crocifisso un provatissimo Carlos Alcaraz quando ha deciso di non rispondere alla convocazione della nazionale iberica. In Danimarca non hanno criticato Holger Rune per essersi ritirato non appena ha sentito fastidio alla schiena.

E allora, giunti a questo punto del discorso, è necessario dare alle cose il loro vero nome: e noi, quello di Gazzetta o Sportweek lo definiamo un assurdo ed immotivato accanimento. Analizzare in maniera costruttiva va bene, ma creare casi rischiando di danneggiare la carriera di un giovane atleta che porta lustro all’Italia non è intellettualmente onesto.

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