Miami, Sinner parla del colpo in cui è migliorato di più. E punta la semifinale

Un grande (di nuovo) Jannik Sinner al masters1000 di Miami. L’altoatesino lascia appena quattro giochi al finlandese Emil Ruusuvuori e raggiunge le semifinali, dove aspetta uno tra Carlos Alcaraz e Taylor Fritz. Nella conferenza stampa dopo la partita, l’azzurro ha parlato dei netti miglioramenti rispetto all’anno scorso e del prossimo avversario.

La disamina di Jannik

Sinner, dopo l’ottimo percorso al masters1000 di Indian Wells, si sta confermando anche nella seconda tappa del Double Sunshine. Il numero 1 italiano, dopo il bel successo su Andrey Rublev, ha vinto anche ieri (nonostante una giornata caratterizzata dalle interruzioni per pioggia) contro Ruusuvuori e ha staccato il pass per le semifinali. Si tratta della seconda volta in carriera che Jannik raggiunge un traguardo così importante a Miami (nel 2021 ha perso in finale contro il polacco Hubert Hurkacz).

Al termine della sfida, nella consueta conferenza stampa, Sinner ha parlato dei miglioramenti rispetto all’anno scorso e di quello che potrebbe essere il suo avversario in semifinale.

Con Emil ci siamo allenati insieme molto spesso nella off-season. Non è mai facile giocare con un buon amico e una brava persona. Abbiamo uno stile di gioco abbastanza simile, piuttosto piatto. Oggi ho vinto i punti importanti, specialmente nel primo set, per cui sono molto contento del livello espresso. Non era facile, specialmente dopo la pioggia quando le condizioni erano un po’ diverse.

Credo che il servizio sia migliorato molto, anche se ci sono giornate in cui faccio ancora un po’ fatica. Penso di aver servito bene contro Andrey il turno scorso, ma anche oggi è stato buono. Specialmente nei momenti importanti, sulla palla break. C’è comunque ancora tanto lavoro da fare, abbiamo lavorato sul movimento, il lancio, il ritmo, la variazione delle direzioni mantenendo lo stesso movimento. C’è ancora tanto da fare, ma confrontando il mio servizio attuale con quello dello scorso anno, mi sembra che siano due colpi diversi.

Alcaraz o Fritz in semifinale? Carlos e Taylor hanno un match difficile. Se dovessi giocare con Taylor sarebbe una partita diversa, Carlos varia di più il gioco. Certamente non vedo l’ora di giocare queste partite, sento che mi rendono un giocatore migliore.

Vediamo che accade: il campo è diverso, vediamo se stavolta andrà meglio. Se non succederà, in ogni modo sarà un’occasione per migliorare.

Con Carlos ho vinto sull’erba, l’ho battuto sulla terra, su un campo piuttosto lento a Umago. Era di notte. Qui il campo è rapido, credo che si adatti a entrambi. L’ho visto giocare qui, ovviamente si muove benissimo. Vediamo che accadrà dopo la partita con Taylor che, come ho detto, è molto difficile.

Sì, credo di poter giocare bene su ogni superficie. Ho raggiunto i quarti in tutti gli slam su tutte le superfici. Sto aumentando la mia forza fisica e questo aiuta perché quando la palla rimbalza più bassa, avere più forza aiuta. Vedremo quest’anno sulla terra battuta come andrà.

Non ci sarà molto tempo per adattarsi alla terra, Montecarlo è molto presto, ma credo di essere in grado di giocare bene su tutte le superfici.

Miglioramenti in futuro? Vedremo che succederà. Fisicamente posso diventare più forte. Diritto e rovescio possono migliorare. Anche a rete posso provare a giocare meglio. In allenamento riesco già a fare molte di queste cose, ma devo portarle anche in partita, anche rischiando un po’.

Certamente posso giocare bene con chiunque già ora. Vediamo cosa accadrà”.

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