È tempo di Indian Wells, e in queste giornate in cui andrà in scena il cosiddetto quinto slam, abbiamo deciso di riproporvi alcuni momenti topici di questo suggestivo masters 1000. Inauguriamo in questo modo una nuova rubrica, Tennistory, con cui proveremo a ripercorrere insieme a voi momenti topici del nostro sport preferito. E lo faremo parlando via via dei tornei che si svolgeranno nel corso della stagione.
Ora, dicevamo, è tempo di Indian Wells (qui gli aggiornamenti sull’edizione 2023), e sul cemento californiano sono diversi i momenti entrati ormai a far parte della storia del tennis, da scontri epici tra i big three, fino a exploit inaspettati da parte di giovani, passando per scambi spettacolari conditi, ad esempio, da tweener vincenti.
Oggi ci tuffiamo nell’edizione del 2012. Siamo al 17 marzo quando va in scena la semifinale tra l’ormai 30enne Roger Federer e il suo eterno rivale/amico Rafael Nadal. Si tratta della loro 28esima battaglia, prima volta sul cemento californiano, al cospetto di Ben Stiller e altri personaggi spettatori tipici di partite come queste, stile Us Open. Con un’arena per tre quarti a favore di Roger.
Una battaglia caratterizzata da pioggia e vento (si dovettero attendere quattro ore per poter iniziare a giocare) con un finale tutto speciale, visto che l’incontro viene interrotto per pioggia proprio sul match point per Federer. Un colpo di scena degno di una battaglia speciale, una delle tante tra i due grandi campioni. Un elemento che fece salire la suspance a 1000, giusto per rimanere a tema con il torneo, come conferma questo video:
“Le condizioni oggi erano molto difficili – dirà a fine match Roger – ed è sempre bello uscire vincitore contro uno dei miei più grandi rivali. So di aver giocato molto bene stasera e sono molto contento della mia prestazione”.
Mentre Nadal, sconfitto dopo aver ceduto il servizio due volte in ogni set, non cercò di certo alibi: “All’inizio non c’era tanto vento e riuscivo a fare il mio gioco”, spiegò in conferenza stampa. “Poi è arrivato il vento, ho iniziato a perdere campo, ho fatto errori, mentre lui è stato molto aggressivo ha giocato benissimo. In condizioni normali – aggiunse – qui le palle rimbalzano alte, ma oggi, a causa del freddo, rimanevano più basse, e questo ha reso il match più facile per lui”.
Quell’edizione la vinse poi King Roger battendo in finale John Isner per 7-6(7), 6-3. Per lui si trattava del terzo titolo dell’anno, il 73° in carriera.
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