Juan Martin Del Potro ha annunciato nell’ultima edizione dell’Atp250 di Buenos Aires il proprio ritiro dal tennis (nonostante non abbia chiuso definitivamente la porta per il futuro). Con l’Argentina in finale ai Mondiali, la torre di Tandil ha promesso di pensare a ritornare per lo US Open 2023, ma le sue condizioni fisiche non lasciano garanzie, anzi.
Tra promesse e realtà
Del Potro è sempre stato uno dei giocatori più amati negli ultimi 15 anni. La vittoria allo US Open 2009, il best ranking al numero 3 del mondo e le vittorie prestigiose l’hanno posto appena dopo i Fab4 in termini di apprezzamento generale. I suoi infortuni, che gli hanno fatto giocare appena una partita negli ultimi tre anni, l’hanno fermato sul più bello.
Una vittoria al Mondiale in Qatar della sua Argentina, però, potrebbe fargli provare a tornare in campo. Su Twitter, infatti, un fan di Delpo gli ha chiesto se, qualora la Celeste vincesse domenica la Coppa del Mondo, possa tornare in campo per lo US Open 2023. La risposta di Juan Martin ha aperto le speranze.
“Va bene amico, cercherò di fare il mio meglio”.
Le sue condizioni fisiche, però, al netto di miracoli, non lo dovrebbero poter permettere.
“Recentemente sono andato in Svizzera per incontrarmi con un altro dottore. Ho iniziato delle nuove cure, mi era stato consigliato da diversi tennisti, ma non ho ottenuto i risultati sperati. Immaginate la frustrazione che ho ogni volta che provo una nuova cura o una nuova operazione e il riscontro del campo è sempre negativo. Come al solito mi deprimo, poi provo un altro trattamento, ci spero, fallisco e torno alla depressione.
È successo sempre negli ultimi tre anni e mezzo. Oggi posso solo camminare, non riesco a correre né tantomeno a fare le scale senza dolore. Non posso guidare senza dovermi fermare dopo poco tempo per allungare le mie gambe.
Non posso accettare psicologicamente una vita senza tennis. Non ho avuto una graduale transizione, non ho avuto tempo e non so come gli altri ex tennisti siano riusciti ad accettare questa cosa in maniera positiva. Ero numero 3 del mondo, poi mi sono rotto la gamba e sono arrivato a come sono adesso, senza nulla”.
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