Iniziata la stagione con l’inesorabile spauracchio del ritiro, a causa della sindrome di Müller-Weiss che ha colpito il suo piede destro, Rafael Nadal ha fatto incetta di trionfi conquistando tre titoli consecutivi al Summer Set di Melborune, all’Australian Open e ad Acapulco. La sua straordinaria serie di successi si è poi fermata sul palcoscenico di Indian Wells, dove in finale si è arreso dolorante – stavolta per una frattura da stress alle costole – al californiano Taylor Fritz.
Successivamente, lo spagnolo è tornato ad ottenere grandissimi risultati. È accaduto al Roland Garros, dove si è imposto su tutti per la quattordicesima volta in carriera; e a Wimbledon, dove ha raggiunto le semifinali senza però riuscire a terminare il torneo a causa di un problema agli addominali.
Nel finale, come capita da anni, Nadal ha giocato pochi tornei, spingendosi al massimo agli ottavi. A dimostrazione che l’età avanza e di conseguenza il suo fisico non riesce più a reggere il lavoro come una volta. Nel complesso, tuttavia, il 2022 per il ventidue volte campione slam è stato un altro anno da ricordare. Quali sono le aspettative per il suo 2023? Ne ha parlato lo zio Toni Nadal in una recente intervista.
Nadal e il 2023. Parla lo zio Toni
“Fortunatamente, il trattamento ai piedi che Rafael Nadal ha subito dopo il Roland Garros ha avuto l’effetto desiderato”, ha esordito Toni Nadal nel suo intervento al “Diario de Mallorca”.
Poi ha aggiunto: “È stato un passo cruciale per il proseguimento della sua carriera. Purtroppo l’infortunio addominale gli ha impedito di esprimersi al meglio nella seconda metà di stagione. Sono convinto che il 2023 sarà una grande annata per Rafa”.
Soffermandosi, infine, sul Tour e sugli altri protagonisti alla ricerca del successo, Toni ha chiosato: “Ci saranno 8-10 giocatori a lottare per i titoli più importanti”.
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