Wimbledon, Djokovic e la Mamba Mentality: cosa si è detto Nole nel toilet break contro Sinner

Novak Djokovic è riuscito (di nuovo) a rimontare una partita incredibile nella seconda settimana di uno slam. Ai quarti di finale di Wimbledon, il serbo si è trovato sotto 2 set a 0 con il nostro Jannik Sinner ma, ancora una volta, è uscito vincitore dell’incontro. Nelle varie interviste post-partita, Nole ha rivelato i segreti del successo, tirando in causa la Mamba Mentality dell’ex stella NBA Kobe Bryant.

Non arrendersi finché non si riesce a farlo

Novak Djokovic ha vinto un’altra incredibile partita in uno slam. Il numero 3 del mondo ha rimontato il nostro Jannik Sinner dopo essersi trovato sotto di 2 set a 0.

Nelle diverse interviste al termine della sfida, il serbo ha rivelato quali sono stati i segreti per un successo così prestigioso.

Quando sono andato al bagno ho avuto una conversazione positiva con me stesso. Nonostante il momento non fosse buono e non mi sentissi bene, parlarti in maniera positiva e cercare di incoraggiarti è fondamentale per ritrovare le forze. Puoi riuscire a darti nuove motivazioni.

Naturalmente, è difficile per me ripeterti in inglese quello che mi sono detto perché l’ho fatto in serbo. Ho detto cose tipo: ‘Andiamo, puoi farcela. Credi in te stesso. La partita si gioca adesso, scordati tutto quello che è successo prima. Forza, campione’.

Questo è ciò che ho fatto. Stessa cosa è successa al Roland Garros quando mi sono trovato sotto di due set con Stefanos Tsitsipas. Non riesce sempre a tirarti su questo sfogo, non è qualcosa di garantito, ma sicuramente ti fa risollevare l’animo.

Ho sempre amato e rispettato Kobe Bryant e la sua famosa Mamba Mentality. Ne parlava spesso: una cosa accomuna tutti gli sport, riuscire a convincere te stesso di poter fare sempre meglio, sii positivo e credi in te.

Probabilmente, vale ancor di più negli sport individuali. C’è un detto in inglese che recita ‘Fallo finché non ti riesce’. Quando mi guardavo allo specchio e mi dicevo queste cose sembrava innaturale. Sapevo, però, che avevano una forza particolare e mi avrebbero ripagato”.

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