Djokovic non è umano, è una macchina insuperabile. Tsitsipas quasi eroe

Ancora lui, ancora Novak Djokovic. Il serbo vince il suo Slam numero 19 nel giorno della finale numero 29. E’ la seconda volta al Roland Garros, dove è il terzo giocatore più anziano a riuscire nell’impresa. Il serbo ha sconfitto in rimonta il greco Stefanos Tsitsipas, che era andato avanti addirittura due set a zero, prima di subire il ritorno del numero uno del mondo.

Al greco va sicuramente l’onore delle armi, c’ha provato anche con il cuore, ha obbligato Djokovic a vincere in cinque set. Ma purtroppo contro una macchina mentale come il serbo era impossibile vincere. Quando entra in modalità computer è imbattibile, c’è poco da dire e poco da fare. Non sbaglia più niente, facendo vedere di essere, a ragion veduta, uno dei migliori interpreti di sempre di questo gioco.

Per la nuova generazione è un’altra occasione mancata. Per Nole la possibilità di fare del 2021 una stagione storica, centrando il grande Slam, è ora davvero concreta. Djokovic dimostra ancora una volta di essere un fenomeno, anche se, va detto, manca sempre nelle sue vittorie quella nota epica, romantica. E’ l’effetto videogioco e chi scrive – come tanti appassionati in Italia e nel mondo – lo apprezzano solo fino a un certo punto.

Ma ancora una volta ha vinto lui, quindi ha ragione lui. Punto, a capo.

Qui sotto la cronaca del match.

Primo set. Tsitsipas batte Djokovic 7-6

L’inizio del greco è molto contratto e il numero uno del mondo potrebbe subito approfittarne. Il primo gioco è complicato, ma Stefanos riesce a portarlo a casa. Si va avanti in maniera abbastanza regolare fino al 5-4 Tsitsipas. Nel decimo gioco Nole annulla una palla break (e set point) e nel game successivo piazza lui il break che potrebbe essere decisivo. Ma sul 6-5 si spegne la luce.

Il greco piazza il contro-break addirittura a zero e nel tie-break si porta avanti 4-0. Anche in questo caso, però, è bravo a respingere il ritorno del serbo e chiude i conti 9-7.

Secondo set. Tsitsipas batte Djokovic 6-2

Già dall’inizio del secondo set si capisce che l’inerzia è passata nelle mani di Tsitsipas. Pronti via e il greco piazza il break che gli permette di creare la distanza fondamentale tra lui e l’avversario. Djokovic sembra in difficoltà, anche fisica. Fa evidentemente più fatica rispetto all’inizio del match e il greco ne approfitta, chiudendo la pratica in 31 minuti.

Terzo set. Djokovic batte Tsitsipas 6-3

Ma quando si gioca contro il numero uno del mondo e in particolare contro questo numero uno del mondo, non si può davvero mai dire mai. Nole torna competitivo e riesce a rientrare in partita, proprio quando tutto faceva pensare ad un epilogo favorevole a Tsitsipas.

Nel quarto gioco, il greco è avanti 40-15, sembra un game tutto sommato semplice da gestire e invece si trasforma in una specie di via crucis. Dopo 18 scambi è il serbo a vincere e mettere la testa avanti. Non si fermerà più, portando il set a casa 6-3.

Ancora una volta l’inerzia sembra essere cambiata.

Quarto set. Djokovic batte Tsitsipas 6-2

Eccome se l’inerzia è cambiata. Nole ha preso il controllo totale del gioco e annienta il greco con un parziale di 4-0. Tsitsipas sembra alle corde e il due game vinti nel finale del set servono solo a mitigare il bilancio di una frazione senza storia.

Djokovic trova angoli, smorzate, recuperi. Domina, nel senso letterale del termine. Ed ora tutti i favori del pronostico sono dalla sua parte.

Quinto set. Djokovic batte Tsitsipas 6-4

Questa volta il break arriva nel terzo game. Tsitsipas cerca e trova, in parte, anche soluzioni nuove. Ma contro il Djokovic degli ultimi tre set è impossibile.

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