Diciamolo subito: Andrey Rublev non ha fatto vedere sicuramente la versione migliore di sé, ma Jannik Sinner ha messo in mostra, ancora una volta, una prova di una solidità impressionante. Stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni, affacciatosi solo da un paio d’anni nel circuito professionistico, conviene non dimenticarlo mai.
E proprio per questo la vittoria in due set (6-2, 7-6) contro il numero 7 del mondo, uno dei giocatori più forti, vincenti e convincenti degli ultimi due anni (che senza il ranking congelato sarebbe molto più avanti, come Sinner del resto) vale davvero tantissimo. In primis vale la semifinale nel torneo Atp 500 di Barcellona, la sesta a livello Atp, contro il vincitore del match tra Stefanos Tsitsipas e Felix Auger-Aliassime.
Vale l’ennesima dimostrazione di forza, solidità tecnica e mentale, capacità di concentrazione e classe, talento smisurato. Come quando, nel primo set, riesce a salvare due palle break con lucidità e coraggio. O come quando, dopo essere stato recuperato nel secondo set è stato capace di reggere l’onda d’urto del ritorno di Rublev e chiudere un combattutissimo tie-break.
Vale un altro passo avanti quasi sicuro nel ranking Atp, dato che ha già virtualmente superato Milos Raonic e centrato la posizione numero 18 nella classifica mondiale. E vale sicuramente ancora più rispetto da parte degli avversari e affetto da parte dei tifosi italiani in visibilio per i suoi colpi.
Pull the trigger, @janniksin! 💥#BCNOpenBS pic.twitter.com/4EOiy2SSiB
— Tennis TV (@TennisTV) April 23, 2021
“Ho provato a giocare il mio tennis – ha detto Sinner a fine partita – forse lui era un po’ stanco dopo la settimana di Montecarlo. Alla fine è andata bene. Sono tutte grandi esperienze per me dal punto di vista formativo, perché le partite sono molto difficili e devo riuscire ad accettare tutti i momenti difficili che ci sono nel corso di un match”. Lucido in campo, lucido anche fuori. Chapeau.
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