Il tennista, già certo di restare in vetta al ranking per un anno filato, incassa la profezia della leggenda azzurra: scenario più che roseo
Per qualcuno, parliamo di quelli che ormai lo considerano una sorta di semi-Dio, la sua grandezza è tale da avergli consentito di ‘vincere senza giocare’. Ed in un certo senso, sfruttando le modalità di conteggio dei punti nel ranking ATP, non è certo un’affermazione del tutto peregrina.
Già perché Jannik Sinner, teoricamente in pericolo di perdere la leadership della classifica mondiale a causa dei tre mesi di stop concordati con la WADA per il caso Clostebol, ha di fatto rafforzato il suo dominio pur essendo assente forzato dalle competizioni del circuito ATP.
Le scadenti performances di Sascha Zverev – quanto meno fino al torneo vinto a Monaco di Baviera domenica scorsa – e di Carlos Alcaraz, trionfatore sì a Monte Carlo ma disastroso nel ‘Double Sunshine‘ in terra americana, hanno messo al sicuro l’azzurro quanto meno fino al suo rientro in campo. Che, come noto, avverrà agli Internazionali d’Italia che partiranno il 7 maggio prossimo.
Il forfait del rivale spagnolo al torneo di Madrid poi, è stato foriero di un’altra grande notizia per l’altoatesino: è ufficiale che il suo regno continuerà per lo meno fino al 9 giugno, consentendogli così di festeggiare in anticipo le 52 settimane consecutive in vetta al ranking iridato. E non finisce qui.
Bertolucci incensa Sinner: la previsione dell’ex tennista
Ci sono già ottime possibilità che l’allievo di Simone Vagnozzi possa arrivare alla fine del Roland Garros ancora in testa, il che gli consentirebbe di allungare ancora nel suo regno che appare davvero saldo. Destinato a durare ancora molto a lungo. Almeno questa è la convinta opinione di una delle leggende viventi del tennis azzurro.
“Il traguardo delle 52 settimane consecutive in vetta dopo aver raggiunto il numero uno per la prima volta è più simbolico che pratico, ma ad ogni modo segna un’altra tappa del formidabile percorso del giocatore più forte del mondo“, ha dichiarato a ‘La Gazzetta dello Sport’ Paolo Bertolucci, oggi apprezzata voce tecnica per Sky Sport.
“Ciò che più conta è tuttavia che l’allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill sembra trovarsi davvero a suo agio in vetta al ranking e non ha nessuna intenzione di abdicare a breve. Dunque la statistica è destinata senz’altro a crescere, e solo alla fine della carriera ci renderemo davvero conto di quanto saranno state eccezionali le sue prodezze“, ha poi concluso.
