Il campione azzurro, ormai prossimo al rientro in campo, incassa la preferenza dell’ex Top 5: il giudizio non lascia spazio a dubbi
Ci siamo. Manca sempre meno al ritorno in campo del campione più atteso, del giocatore più discusso – per lo meno relativamente alla vicenda Clostebol, un affare in cui ormai chiunque dice la sua -, in una parola: del numero uno del ranking mondiale.

Tornato già ad allenarsi nei pressi di Monte Carlo con Jack Draper – uno degli amici più sinceri presenti nel circuito ATP – Jannik Sinner è atteso al battesimo del fuoco a Roma dove, complice l’assenza dello scorso anno e l’assenza forzata di tre mesi concordata con la WADA per il succitato caso doping – lo attende una folla oceanica pronta a portarlo in trionfo.
Non sarà facile, per il campione altoatesino, rispondere alle altissime aspettative che il pubblico romano e non solo ripone nei suoi confronti in vista degli Internazionali d’Italia. C’è da fare i conti con una lontananza dalle competizioni datata addirittura 26 gennaio, il giorno della vittoriosa finale di Melbourne contro Sascha Zverev.
Per non parlare del fatto che la terra battuta non sia esattamente la superficie preferita da Sinner, nonostante proprio sul ‘rosso’ di Sofia arrivò, nell’ormai lontano 2020, il suo primo titolo ATP.
Alcuni sostengono che la lunga stagione sulla terra sarà foriera di grandi soddisfazioni per Carlos Alcaraz, da molti designato come l’unico vero rivale in grado di contrastare il dominio del tennista italiano.
Cilic tira la volata ad Alcaraz: “Mi piace di più”
Intervistato dal sito dell’ATP alla vigilia di quel torneo di Madrid in cui è entrato nel main draw grazie ad una wild card, e in cui è stato però subito sconfitto al primo turno dal francese Benjamin Bonzi in due rapidi set, l’ex numero tre del mondo Marin Cilic ha parlato delle sue ambizioni dopo il rientro dal lungo infortunio, nonché della lotta al vertice nel tennis mondiale.

“Sono un giocatore che, raggiungendo il massimo livello di tennis, crede di poter competere con i migliori. Cerco di mantenere la motivazione per continuare a lavorare, per continuare a progredire. Il tempo dirà fin dove potrò arrivare, ma prima devo recuperare un po’ di posizioni in classifica“, ha esordito.
“Adesso abbiamo Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che sono ancora molto giovani, ma stanno progredendo bene. Sono loro a guidare il cammino, è una nuova generazione, quindi vedremo. Tra i due mi piace di più Alcaraz e il suo stile: è un giocatore aggressivo, molto atletico e con una creatività impressionante. I giocatori così aggressivi optano sempre per la massima velocità: la sensazione è simile a quella di guidare una monoposto di Formula 1. Per Carlos, avere questo stile di gioco è allo stesso tempo un dono e una maledizione“, ha concluso.