Alcaraz alza bandiera bianca: ormai è finita

Carlos Alcaraz ha definitivamente alzato bandiera bianca: l’ultimo annuncio ha lasciato di stucco tutti i suoi tifosi e ora c’è veramente poco da dire a riguardo

Il campione spagnolo si è arreso nella finale di Barcellona ad Holger Rune, dopo aver trionfato a Monte-Carlo contro il nostro Musetti. Il suo obiettivo è essere protagonista anche a Madrid e Roma, prima di lanciarsi verso la conferma al Roland Garros.

Alcaraz ai Laureus Awards
Alcaraz alza bandiera bianca: ormai è finita (TennisFever – ANSA)

 

Una buona ripresa quella che ha mostrato Carlos Alcaraz sulla terra rossa, dopo che l’inizio di stagione sul cemento australiano e americano non aveva dato le giuste soddisfazioni. Male a Indian Wells, dove difendeva il titolo ed è caduto in semifinale contro Jack Draper. Malissimo invece a Miami, dove si è fatto buttare subito fuori addirittura da Goffin. Sembrava scontato ritrovarlo al primo posto della classifica ATP durante l’assenza di Sinner e invece l’allievo di Juan Carlos Ferrero si trova addirittura al terzo posto, riscavalcato nuovamente da Zverev.

A fare la differenza sono state le due finali giocate nel periodo pasquale, con il tedesco che ha vinto sulla terra amica di Monaco di Baviera, contro Shelton, mentre lo spagnolo si è arreso in casa sua a Barcellona contro Holger Rune. Un 7-6; 6-2 che lascia l’amaro in bocca soprattutto per come è arrivato. Il giovane danese è molto forte sulle superfici più lente ma tutti consideravano Alcaraz favorito.

Alcaraz rende omaggio a Rafa Nadal: “Non sarò mai come lui”

Nella conferenza stampa post finale di Barcellona, Alcaraz ha parlato anche di Nadal e dei paragoni che in patria e fuori tutti fanno tra loro due.

Rafa Nadal morde il Laureus Award
Alcaraz rende omaggio a Rafa Nadal: “Non sarò mai come lui” (TennisFever – ANSA)

 

Mi ha incoraggiato ma non mi ha dato nessun consiglio in questo periodo. Fisicamente, mentalmente, settimana dopo settimana, vincere tutto di fila… è impossibile. Per questo tutti, me compreso, stimiamo quanto fatto da Rafa sulla terra battuta“. Poi Alcaraz ci ha tenuto a sottolineare come non si senta di poter essere paragonato a Nadal, sotto nessun punto di vista. Di certo sulla terra rossa non ha avuto mai la stessa consistenza, sia fisica che mentale, nonostante abbia trionfato a soli 21 anni nel Roland Garros dello scorso anno. La strada per arrivare a 14 è decisamente molto lunga e probabilmente impossibile da percorrere, per lui come per chiunque altro in futuro. Ma come si dice sempre, i record sono fatti per essere battuti, l’importante è non fare paragoni.

Gestione cookie