Lorenzo Musetti è pronto per affrontare il Masters di Madrid. Intanto, il suo coach Simone Tartarini ha svelato un interessante retroscena che lo riguarda
Complice l’assenza di Jannik Sinner per squalifica, Lorenzo Musetti si presenta all’imminente Masters di Madrid da decima testa di serie del tabellone. Mai, in precedenza, l’azzurro ha avuto un piazzamento così alto nel main draw di un torneo 1000. Merito della finale raggiunta a Montecarlo che gli ha permesso a di ottenere il best ranking con l’undicesima posizione in graduatoria.

Smaltito l’infortunio muscolare che lo ha condizionato nella finale di Montecarlo persa con Alcaraz, Musetti è stato sorteggiato nella parte bassa del tabellone di Madrid. Il debutto sarà contro Etcheverry o Medjedovic. Al terzo turno possibile rivincita con Tsitsipas, sconfitto ai quarti a Montecarlo. Ottavo potenziale con De Minaur con Alcaraz ai quarti mentre Djokovic e Draper sono le teste di serie più accreditate per il secondo posto in semifinale in questa porzione di tabellone.
A Madrid, Musetti ha una chance ghiottissima per migliorare il suo ranking ed accedere, per la prima volta in carriera, nella top ten. Sconfitto lo scorso anno al debutto dal brasiliano Seyboth Wild, l’azzurro ha soli 40 punti da difendere ed è, di fatto, virtualmente già tra i primi dieci anche se per l’esito definitivo occorrerà attendere la fine dell’evento.
Musetti, il coach svela un cambiamento nel suo gioco
Infortunio a parte, Musetti si presenta alla Caja Magica di Madrid con nuove certezze dopo il brillante percorso a Montecarlo nel quale, prima del ko in finale con Alcaraz, ha superato avversari di grande livello come Berrettini, Tsitsipas e De Minaur. Ne è sicuro anche il coach Simone Tartarini che ha svelato alcuni interessanti particolari sul suo allievo in una recente intervista rilasciata a SuperTennis.
Il primo ha a che fare con l’aspetto tattico-mentale che spesso ha condizionato le prestazioni di Musetti, portandolo anche a sconfitte contro avversari alla portata: “Tutti sappiamo che i suoi picchi di gioco sono molto alti – spiega Tartarini – Quando gioca bene, il suo tennis è da top 5, top 10 (..) Lorenzo ha spesso faticato a tenere la situazione emotiva sotto controllo. Questo lo faceva cadere in frustrazione. A Montecarlo, invece, malgrado sia spesso partito male dal punto di vista tattico è rimasto sempre in partita e questo è un passo avanti davvero importante.”

Oltre a questo, sta dando riscontri positivi anche un altro cambiamento avvenuto nel gioco di Musetti, cui l’azzurro e il suo staff hanno lavorato prima dell’inizio della stagione. “Il lavoro è su tutti i fronti ma nel corso della off season abbiamo lavorato molto sul servizio – conferma Tartarini – La tipologia precedente gli procurava problemi nel lancio di palla. Ora con gli accorgimenti presi, la situazione è migliorata e continua a migliorare.”
Dopo Madrid, Musetti è atteso dagli Internazionali d’Italia. Con il rientro di Sinner, a Roma, potremmo avere due azzurri in top ten, un risultato magnifico che conferma ulteriormente la crescita del tennis italiano in un decennio che si prospetta potenzialmente ricco di soddisfazioni.