Il tennista romano, già fuori al secondo turno di Monte Carlo, non ha sfruttato l’occasione nel successivo torneo: rischio crollo
Il peso – in tutti i sensi, considerando l’ingombrante coppa creata dagli organizzatori e destinata al vincitore del torneo – se l’è tolto a Bucarest, teatro del torneo ATP 250 che il tennista romano è riuscito a vincere battendo in finale l’argentino Sebastian Baez.

Dopo un avvio di stagione che definire difficile appare un eufemismo – Flavio Cobolli aveva collezionato un’inaspettata serie di sconfitte al primo turno in apertura di anno solare – il tennista romano si è sbloccato in Romania, incamerando il primo titolo ATP di una carriera che promette di essere foriera di tante altre soddisfazioni.
Dopo aver chiuso il 2024 con un onorevolissimo 30esimo posto nel ranking mondiale, il romano aveva perso alcune posizioni a causa delle succitate difficoltà nella nuova stagione. L’affermazione sulla terra del paese che ha dato i natali alla campionessa Simona Halep lo ha riportato in una casella più consona alle sue ambizioni, ma quanto accaduto dopo Bucarest rischia di essere pagato a caro prezzo dal grande amico di Matteo Berrettini.
Cobolli, secondo ko consecutivo: ranking in pericolo
Arrivato in quel di Monte Carlo col morale a mille dopo aver alzato al cielo il pesantissimo trofeo appena vinto, Cobolli ha superato il primo turno nel Principato, salvo poi cedere il passo al giovane talento Arthur Fils in sedicesimi di finale.

Dopo aver scelto, per la settimana successiva, di partecipare all’ATP 500 di Monaco di Baviera invece di riprovarci nel parallelo torneo di Barcellona – dove comunque lo scorso anno aveva perso al primo turno – il grande tifoso della Roma ha perso l’occasione di incamerare punti freschi nella corsa alla 32esima posizione del ranking, l’ultima utile per sperare di rientrare tra le teste di serie nell’entry list del Roland Garros.
L’inopinata sconfitta contro il kazako Shevchenko, arrivata dopo aver vinto il primo set, ha pregiudicato all’azzurro la possibilità di guadagnare altre posizioni in graduatoria. Sebbene la classifica sia ancora parziale – si attendono gli aggiornamenti dopo la fine dei tornei in Germania e Spagna – Cobolli è ora stabile in 36esima posizione, in una parte di ranking in cui però le distanze in termini di punti sono davvero esigue.
Insomma, il pericolo di uscire dalle prime 40 posizioni, anche se non imminente, potrebbe concretizzarsi nelle prossime settimane: un periodo in cui Cobolli è sostanzialmente obbligato ad andare avanti nei tornei in programma nel calendario ATP.