Jannik Sinner è pronto a dire addio: per il numero 1 al mondo si apre un nuovo capitolo, l’annuncio è appena arrivato.
Le immagini di Jannik Sinner che si allena con Jack Draper a Monte Carlo hanno emozionato tutti i fan del campione italiano. L’incubo sta per finire: dal 13 aprile il numero 1 al mondo può allenarsi nelle strutture federali, mentre il termine della squalifica è previsto per il prossimo 4 maggio. Il 23enne di San Candido sarà in campo agli Internazionali d’Italia: un rientro ideale, dato che Jannik potrà contare sul grande abbraccio del proprio pubblico che non vede l’ora di riaverlo di nuovo protagonista e spingerlo alla vittoria.

Tuttavia la ripartenza di Sinner non sarà priva di ostacoli. Tre mesi di stop non sono poca roba: non è detto che il fenomeno altoatesino sia competitivo già a Roma. L’impressione è che il numero 1 del ranking ATP e il suo entourage stiano lavorando a fondo per arrivare nelle migliori condizioni possibili al Roland Garros.
Sinner potrà ovviamente contare sui suoi due coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Per l’australiano saranno gli ultimi mesi da allenatore, vista l’ormai confermata decisione di lasciare a fine stagione. Senza Cahill si aprirà un nuovo capitolo per Jannik Sinner, chiamato a una scelta non semplice.
Addio Sinner, parole chiarissime: arriva l’annuncio
Negli scorsi mesi si è parlato molto di chi potrebbe prendere il posto del coach australiano. Si sono fatti diversi nomi, tra cui Ivanisevic e Norman, anche se finora su nessuno di questi si sono avuti riscontri concreti. Vagnozzi, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha provato a tracciare l’identikit della figura che dovrà prendere il posto di Cahill.

“Dovrà essere una persona che sappia cosa significa stare accanto al numero uno del mondo, ma soprattutto, dovrà avere la stima di Jannik“. Parole molto chiare, quelle dell’allenatore marchigiano, che fanno capire come la scelta sarà molto ponderata. Anche da questa decisione dipenderà il futuro di Sinner, determinato a rimanere numero 1 al mondo per molto tempo.
Per farlo dovrà vedersela soprattutto con Carlos Alcaraz, l’unico che sembra davvero avere il potenziale per metterlo in difficoltà. Quando a Vagnozzi viene chiesto chi è più forte tra i due campioni la sua risposta è netta: “Lo vedremo solo alla fine, quando conteremo i titoli – le sue parole al quotidiano La Repubblica – Sono entrambi straordinari, ma ogni partita è un mondo a sé: superficie, clima, orario… tutto può fare la differenza”.
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