Jannik Sinner, nelle scorse ore è arrivato un annuncio davvero doloroso per il numero uno al mondo: i tifosi dell’azzurro non se l’aspettavano
Manca ormai pochissimo. Jannik Sinner sta preparando, finalmente, il suo ritorno in campo. Sono trascorsi quasi tre mesi dalla decisione di patteggiare con la World Anti-Doping Agency per quello che è stato un cruccio a dir poco stressante per il tennista numero uno al mondo.

Le accuse di doping, il caso Clostebol che ha accompagnato Jannik per praticamente tutto il 2024 e fino a dopo gli Australian Open di inizio 2025: poi la scelta, discussa e criticata da molti. Accettare, pur essendo estraneo ai fatti, la squalifica della WADA. 3 mesi lontano dai campi di tennis, alle spalle il successo su Zverev agli Australian Open. Adesso c’è Roma nel mirino. Perché Jannik, tornato ufficialmente ad allenarsi a Montecarlo, vuole stupire tutti.
Di critiche nel corso dei mesi ne ha ricevute parecchie, specialmente da alcuni suoi colleghi. Ma anche sportivi, come l’ex nuotatrice azzurra Federica Pellegrini che ha parlato apertamente di disparità di trattamento per la questione squalifica. Oggi, quando manca pochissimo agli Internazionali d’Italia, Sinner ha dovuto incassare suo malgrado altre dichiarazioni non semplici da gestire.
“Sinner? Per carita!”, ecco l’annuncio choc che gela Jannik
Durante la trasmissione radiofonica ‘Un Giorno da Pecora’ è intervenuto l’ex leggenda del tennis azzurro Adriano Panatta che ha parlato, come spesso è capitato negli ultimi mesi, di Jannik Sinner. Parole che pungono, però, vista la considerazione fatta dall’ex tennista sull’attuale numero 1 del ranking ATP.

“Se mi piacerebbe diventare l’allenatore di Sinner? Ma per carità!”, ha esclamato Panatta alla domanda della conduttrice Geppi Cucciari. Subito dopo è però arrivata la spiegazione che ‘ammorbidisce’ il pensiero sul numero 1 al mondo, che tra poche settimane rientrerà in campo in occasione degli Internazionali d’Italia di scena al Foro Italico. “Non è la vita che fa per me, per questo non vorrei mai allenarlo. Vedere ogni giorno le stesse persone mi mette molta ansia. Poi a parlare sempre e solo di tennis… Il coach è un lavoro maniacale, sei ‘costretto’ a vivere insieme a chi alleni e al suo team. Pure il parrucchiere”.
Panatta ha poi concluso il suo pensiero: “Non mi metterei mai a parlare di tennis dalla mattina al tramonto, mi annoierei subito. Già faticavo a fare la vita del tennista. Sinner trascorre almeno 300 giorni all’anno coi suoi allenatori“. Insomma, niente di personale: ma Panatta proprio non si vedrebbe spalla a spalla ad allenare quello che è probabilmente il più forte talento del tennis italiano degli ultimi quarant’anni.
Tutti commossi per Cobolli, lacrime struggenti e annuncio toccante