Le parole di Novak Djokovic hanno scosso tutti i tifosi del campionissimo serbo: il dolore è stato davvero grande.
Dopo la finale persa a Miami contro il giovane Jakub Mensik in tanti immaginavano un tentativo di riscatto di Djokovic già nel Masters 1000 di Monte Carlo. Invece per l’ex numero uno al mondo è arrivata una sconfitta davvero inattesa: Nole ha infatti alzato bandiera bianca contro il cileno Alejandro Tabilo, numero 32 del ranking ATP.

Tabilo ha sconfitto il campionissimo serbo in due set (6-3 6-4) e si è guadagnato l’accesso agli ottavi di finale, dove però è finito ko contro il bulgaro Dimitrov. In molti hanno definito ‘disastrosa’ la prova di Djokovic contro Tabilo, specialmente dopo l’ottimo cammino nel Masters 1000 di Miami che pareva poter consentire a Nole di guardare con molta più fiducia ai tornei successivi.
E dire che l’anno era cominciato con la semifinale agli Australian Open, a cui era approdato dopo aver battuto ai quarti nientemeno che il numero 3 al mondo Carlos Alcaraz. Nel penultimo atto il serbo è stato poi costretto al ritiro dopo aver perso il primo set contro Zverev a causa di guai fisici. Eppure l’edizione degli AO che Djokovic ricorda con più amarezza è un’altra.
Dramma Djokovic: che dolore per Nole, l’ha detto chiaramente
In un’intervista di qualche mese fa rilasciata al programma Today il 37enne di Belgrado ha infatti ricordato quanto accaduto nel 2022, quando non gli fu permesso di prendere parte agli Australian Open a causa del mancato vaccino anti-Covid. Al campionissimo serbo, vincitore di 24 tornei del Grande Slam, non venne permesso di uscire dal proprio albergo.

La revoca del visto e poi il provvedimento giudiziario che lo costrinsero a lasciare l’Australia sono ancora oggi un ricordo orribile per Nole. “Ogni volta che scendo in campo sulla Rod Laver Arena ripenso a tutti i bei giorni vissuti lì. Tutti tranne uno – le parole di Djokovic nell’intervista al programma Today – Quell’episodio non lo dimenticherò mai e ha lasciato un segno forte nella mia vita”.
Nonostante quanto accaduto agli Australian Open 2022 il fenomeno di Belgrado non ha cambiato idea: Nole non si è vaccinato e per questo ha rinunciato anche agli US Open e ad altri tornei in programma negli Stati Uniti e in Canada, paesi in cui era ancora in vigore l’obbligo vaccinale per coloro che arrivavano dall’estero.