Polemica Alcaraz, mondo del tennis di nuovo a bocca aperta

La posizione di Carlos Alcaraz è chiarissima e scatena le polemiche tra gli appassionati: ecco la netta osservazione dello spagnolo

La parentesi sulla terra battuta è ormai entrata nel vivo con il Masters 1000 di Montecarlo che si appresta a vivere le sue fasi finali. Tra i protagonisti assoluti sul rosso monegasco c’è sicuramente Carlos Alcaraz, il quale ha raggiunto la seconda semifinale del suo 2025 superando nell’ordine Francisco Cerundolo (3-6, 6-0, 6-1), Daniel Altmaier (6-3, 6-1) ed Arthur Fils (4-6, 7-5, 6-3).

Carlos Alcaraz si aggiusta la maglietta in campo a Montecarlo
Polemica Alcaraz, mondo del tennis di nuovo a bocca aperta (Foto Ansa) – Tennis Fever

Reduce da un inizio di stagione in chiaroscuro, il classe 2003 murciano sembrerebbe aver ritrovato fiducia nei suoi colpi e – complice l’assenza di Jannik Sinner per squalifica – rappresenta il principale indiziato alla conquista del titolo. Tra lui e l’ultimo atto vi è il derby spagnolo con Alejandro Davidovich Fokina, in caso di vittoria si contenderà poi il trofeo con uno tra Stefanos Tsitsipas ed Alex De Minaur.

Il giovane Carlos, tuttavia, sta facendo parlare di sé in queste ore non solo per l’ottimo rendimento in campo. Lo spagnolo, infatti, si è reso protagonista in conferenza stampa di alcune considerazioni che hanno fatto grande scalpore tra appassionati ed addetti ai lavori. Cosa è successo?

Alcaraz e il “vero tennis”, le parole dello spagnolo sono chiarissime: il suo messaggio

Come noto, Alcaraz ama la terra battuta ed esprime il suo miglior tennis su tale tipologia di superficie. Ciò è da ricondurre al fatto che i suoi colpi richiedono un tempo di preparazione leggermente più lungo e il “rosso”, essendo una superficie dove la pallina rimbalza più lentamente, gli consente di prepararsi nel migliore dei modi rispetto ad altri palcoscenici.

Il servizio non è così importante come sul cemento. Penso che questo sia un bene per me. Abbiamo lottato su quasi ogni punto, il che rende i match più avvincenti rispetto a quelli che si giocano sulle altre superfici. Mi piacciono gli scambi lungi, mi piace sporcarmi i calzini”, ha sottolineato l’iberico.

Carlos Alcaraz si appresta a giocare una palla corta
Alcaraz e il “vero tennis”, le parole dello spagnolo sono chiarissime: il suo messaggio (Foto Ansa) – Tennis Fever

Fin qui, tutto bene. Solo che poi Carlitos ci ha tenuto a precisare: “È questo quello che mi manca ora: vedere un buon tennis. Penso che sulla terra battuta si possa vedere il vero tennis, perché – come ho detto – non si tratta solo di servizi potenti o scambi caratterizzati da uno o due colpi. Sul rossi, si vedono scambi lunghi”.

Insomma, lo spagnolo ha manifestato la sua predilezione per il rosso lasciandosi andare ad una forte affermazione (“il vero tennis”). Già questo ha fatto discutere non poco tra gli amanti della racchetta, ma l’aspetto più chiacchierato è un altro: secondo tanti, Alcaraz ha anche indirettamente ‘denunciato’ uno squilibrio del programma annuale: basti pensare che il 70% dei tornei in calendario sui gioca sul cemento e molti di questi sono addirittura sul “veloce”.

Effettivamente di squilibrio si tratta, ma non sappiamo se effettivamente Carlos avesse intenzione di polemizzare. Staremo a vedere se la vicenda si arricchirà di nuovi capitoli.

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