Rafa Nadal è un’autentica furia come lo è stato dal punto di vista agonistico per tutto il corso della sua scintillante carriera: il campione spagnolo ha perso tutto
Dopo aver portato a casa la bellezza di 22 titoli dello Slam, Nadal ha dovuto arrendersi al passare del tempo e ai problemi fisici. Tra guai muscolari e fastidio cronico al piede, era diventato impossibile poter competere ai suoi livelli e questo ha inciso anche a livello mentale.

L’ultima volta che lo abbiamo visto in campo è stato in occasione delle fasi finali della Coppa Davis, a Malaga, nella sua Spagna. Già lì, però, non era più lui, completamente cambiato dal punto di vista agonistico, a causa dei tanti, troppi guai fisici che lo hanno condizionato in questi anni. Rafa Nadal è stato il più grande giocatore della storia del tennis su terra rossa, senza se e senza ma e tra i più forti di ogni epoca complessivamente. Le sue vittorie negli Slam e nei Masters 1000, alle Olimpiadi e in Davis, abbinate ai duelli memorabili con Federer e Djokovic, sono un lascito che il mondo dello sport non può ignorare.
Oltre che dal punto di vista tecnico, Nadal è stato anche un esempio per quanto riguarda atteggiamento e abnegazione, con uno spirito combattivo che in pochi hanno mostrato in passato e in pochissimi avranno in futuro. Rafa è un combattente o perlomeno lo è stato, anche perché dopo il ritiro dai campi di tennis qualcosa è cambiato. Lui stesso lo ha ammesso.
Nadal spiazza i suoi tifosi: “Ho perso il mio spirito competitivo”
Nadal, a distanza di sei mesi dall’ultima apparizione di Malaga, è stato intervistato presso la scuola universitarà UAX di Madrid, che porta proprio il suo nome. Come riportato dal quotidiano spagnolo “AS”, Rafa ha risposto alle domande degli studenti presenti. Una battuta ha fatto riflettere in particolare: “Ho perso il mio spirito competitivo, e questo mi fa arrabbiare“. Poi aggiunge: “Vado a giocare a golf e non sono così concentrato. Non capisco come si possa andare a giocare senza avere un chiaro obiettivo, oltre a quello di allenare il corpo“. Questo perché come ribadito anche in questa chiacchierata, a Nadal piace più competere che vincere in senso stretto.

La sfida, la lotta, la voglia di prevalere hanno un significato superiore alla semplice vittoria. Di certo nel corso della sua carriera di battaglie epiche il fenomeno di Manacor ce ne ha regalate a bizzeffe e questo non potrà mai essere dimenticato.
Quello che sta accadendo a Rublev lascia attoniti: preoccupazione nel mondo del tennis