Fabio Fognini pagherà a caro prezzo l’ultima battuta d’arresto, la classifica non mente: ecco come stanno le cose
Quello di Fabio Fognini si sta rivelando un inizio di stagione in formato “horror”. Reduce da cinque sconfitte su sei incontri disputati, il quasi 38enne ligure era atterrato a Montecarlo con l’obiettivo di rilanciare il suo 2025 sul palcoscenico che gli aveva regalato la più grande gioia della sua carriera (l’unico Masters 1000 l’ha vinto proprio nel Principato). Tuttavia, la parentesi monegasca dell’azzurro – ammesso al tabellone principale in virtù di una wild card concessagli dagli organizzatori – si è conclusa all’esordio con una netta battuta di arresto.

Il torneo di Fognini è durato appena un’ora e tre minuti, il tempo necessario all’argentino Francisco Cerundolo di rifilargli un 6-0, 6-3 che non lascia spazio ad ulteriori commenti. Una batosta durissima per Fabio, che adesso è costretto a leccarsi le ferite e a fare i conti con una situazione di classifica che comincia a farsi molto negativa: non solo l’uscita dalla top-100, ma l’armese corre anche un grandissimo rischio in vista del prossimo futuro.
Fognini, altra delusione a Montecarlo: conseguenze pesanti nella classifica Atp
Fognini, infatti, era già arrivato al Country Club di Roccabruna da numero 113 al mondo, per effetto di 14 posizioni perse la settimana precedente. Nel Principato, avrebbe potuto riavvicinare il novero dei primi cento inanellando un paio di vittorie, ma – come abbiamo visto – le cose sono andate molto diversamente: ad oggi, Fabio, non ha perso altre posizioni ma alle sue spalle vi sono tre o quattro tennisti che potrebbero sopravanzarlo di qui a qualche ora.

Per Fognini, l’aspetto più preoccupante del suo crollo in classifica è che rischia di non rientrare nel novero dei giocatori ammessi di diritto nei tornei del Grande Slam. Basti pensare che, solitamente, il cosiddetto “cut off” è fissato nel range di posizioni che vanno dalla 104 alla 106: l’azzurro dovrà darsi parecchio da fare di qui ad un mesetto per sperare di rientrare nel tabellone principale del Roland Garros.
In caso non dovesse riuscirci, dovrà provare a prendersi il pass per in main draw passando per le “forche caudine” delle qualificazioni: non una notizia entusiasmante – per usare un eufemismo – considerando che dovrebbe vincere tre match consecutivi e probabilmente farlo contro giovani affamati alla ricerca dei palcoscenici più prestigiosi.