Il campione iberico, finito nel mirino della critica per le ultime prestazioni, incassa con soddisfazione la difesa dell’ex collega
Elogiato, amato dal pubblico, unanimemente riconosciuto come personaggio tra i più positivi del circuito ATP per via della sua grande disponibilità con la stampa, per la sua correttezza in campo, e per quella naturalezza con cui si intrattiene coi tifosi anche lontano dal campo, eppure criticato. Quasi con ossessiva insistenza. Come se non fosse lecito, all’età di 21 anni e dopo aver già vinto 4 Major in carriera, avere dei cali. Dei momenti di difficoltà. Delle delusioni inaspettate.
Non sta certo vivendo la parentesi più felice della sua ancor giovane – e già incredibile – carriera Carlos Alcaraz, il fenomeno spagnolo che probabilmente contenderà a Jannik Sinner lo scettro di miglior tennista del circuito nei prossimi 10 anni. Per la verità il nativo di Murcia avrebbe intanto potuto dare un segnale di un certo tipo approfittando della forzata assenza del rivale, squalificato fino a tutto il 4 maggio, magari insidiando da vicino la sua posizione di leader del ranking ATP. Una missione praticamente mai cominciata, considerando il fallimento della stessa.
Dopo aver vinto l’ATP 500 di Rotterdam a febbraio infatti, lo spagnolo – da tempo numero 3 del mondo dietro Sascha Zverev – non ha brillato. Eliminato in semifinale ad Indian Wells per mano del futuro campione della kermesse Jack Draper, Carlitos ha perso dal pur redivivo David Goffin nel match di esordio a Miami. Una doppia delusione che ha già decretato, ancor prima dell’avvio della stagione sulla terra rossa, l’impossibilità aritmetica di raggiungere l’azzurro nella classifica mondiale.
Tim Henman difende Alcaraz: una voce fuori dal coro
Bersagliato dagli addetti ai lavori per la discutibile gestione di alcuni match – un problema che lo spagnolo si porta appresso fin dallo scorso anno, esplicitato da troppe sorprendenti sconfitte contro avversari palesemente inferiori – l’allievo di Juan Carlos Ferrero non ha nascosto la sua delusione per il bilancio del ‘Double Sunshine‘ americano sul cemento.
A prendere le sue difese ci ha pensato l’ex tennista britannico Tim Henman, che a TNT Sports ha voluto spezzare una lancia nei confronti del bicampione sull’erba di Wimbledon.
“Non la vedo affatto in crisi. Non sta giocando il suo miglior tennis, ma fa tutto parte del processo di apprendimento. Dal mio punto di vista, la selezione dei colpi è ancora un’area in cui può migliorare. Quando ci riuscirà, sarà un giocatore più costante“, ha esordito.
“Lui è uno dei migliori giocatori al mondo, quindi penso che sia in grado di vincere qualsiasi torneo a cui partecipi. La prossima parte di stagione (quella sul ‘rosso’, ndr) rappresenta l’occasione perfetta per lui per reagire“, ha concluso l’inglese.
