Nuova mazzata sulla squalifica di Sinner: verità terrificante

Nonostante la telenovela Clostebol sia ormai finita ufficialmente, emergono dei nuovi retroscena: rivelazioni sconcertanti per Sinner

Poco più di un anno fa, sul cemento di Indian Wells, Jannik Sinner si sottoponeva ad un controllo antidoping di assoluta routine. Impegnato nel prestigioso Masters 1000 californiano – torneo che lo vide uscire in semifinale per mano di Carlos Alcaraz, futuro vincitore della kermesse – il campione azzurro, già destinato a diventare numero uno del ranking mondiale, fu colto in fallo dai primi risultati delle analisi. Poi confermate dalle successive controanalisi. Positività al Clostebol: questo il verdetto, uscito pubblicamente solo mesi dopo, che per tanto tempo ha agitato i sonni del fuoriclasse e dei tanti tifosi che si sono innamorati delle sue gesta.

Jannik Sinner beve durante un match
Nuova mazzata sulla squalifica di Sinner: verità terrificante (LaPresse) – Tennisfever.it

La vicenda fu diffusa solo a metà agosto, quando l’ITIA (l’International Tennis of Integriy Agency) aveva già emesso il suo verdetto, avvalendosi di un tribunale indipendente. Multa di 300mila euro e perdita dei 400 punti guadagnati dal cammino nella kermesse californiana. Ma sostanziale assoluzione (perché non furono riscontrati i presupposti di una squalifica) per il tennista.

Il clamoroso caso fu ricostruito nei minimi dettagli dallo stesso giocatore. Si disse – e nessuno ha mai smentito – che il procuratore atletico del campione, Umberto Ferrara, prestò uno spray cicatrizzante (il Trofodermin) al fisioterapista personale di Jannik, Giacomo Naldi, che necessitava curarsi un taglio al dito che faticava a cicatrizzarsi.

Quest’ultimo, senza guanti o protezioni di alcun tipo, operò successivamente un massaggio al giocatore. Trasmettendo di fatto i componenti chimici del residui dello spray nell’organismo dell’altoatesino. Da lì la positività al Clostebol, sostanza contenuta appunto nel suddetto farmaco cicatrizzante, ampiamente conosciuto come vietato nelle pratiche sportive.

Abbiamo accennato al fatto che tale versione dei fatti, accettata peraltro anche dalla WADA, non sia stata messa in discussione da alcuno. Almeno fino a due giorni fa.

Caso Clostebol, Ferrara esce allo scoperto: parole shock

Era giusto attendere la pronuncia degli organi competenti, che non mette in dubbio il mio operato. Ho subito un grave danno alla mia reputazione personale e professionale. Tutti hanno letto articoli o commenti che riportavano i fatti in maniera non conforme a quanto accertato dal Tribunale Indipendente con la sentenza del 19 agosto“, ha esordito Ferrara a ‘La Gazzetta dello Sport’.

Jannik Sinner con le mani nei capelli
Caso Clostebol, Ferrara esce allo scoperto: parole shock (LaPresse) – Tennisfever.it

Utilizzo il Trofodermin da anni in quanto prescritto dal medico specialista quale farmaco di supporto per una patologia cronica. Ero perfettamente consapevole del divieto e l’ho sempre custodito con massima cautela, nel mio beauty personale. Lo portai negli States perché mi sarebbe potuto servire per la patologia e per averlo a disposizione, essendo all’estero“, ha poi proseguito.

Non ho consegnato nulla a Naldi, gliene ho suggerito l’utilizzo poiché aveva un taglio a un dito che non cicatrizzava e rendeva complicato il suo lavoro. Fui molto chiaro nel comunicargli la natura del prodotto. E la necessità che per nessuna ragione dovesse entrare in contatto con Jannik. Infatti ne ho consentito l’uso solo all’interno del mio bagno personale. Naldi non ha negato di essere stato informato, ma ha detto di non ricordare. Col senno di poi è facile dire che non rifarei le stesse cose. Sicuramente, non farei più affidamento sul comportamento altrui. Mi ha fatto soffrire la superficialità, a volte aggravata dalla malafede, con cui molte persone hanno trattato la mia posizione all’interno della vicenda“, ha poi concluso con amarezza l’ex preparatore di Sinner.

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