Berrettini può finalmente sognare in grande, prospettive da urlo per la sua classifica ATP: ecco dove può arrivare nelle prossime settimane
Reduce da un inizio di stagione altalenante, Matteo Berrettini sta progressivamente ritrovando uno stato di forma che presto potrebbe consentirgli di (ri)fare irruzione nelle zone nobili della classifica mondiale. Ne sono la lampante dimostrazione i tre quarti di finale inanellati nell’ultimo mese e mezzo, agli Atp 500 di Doha e Dubai e al Masters 1000 di Miami.
Grazie a tali risultati, l’azzurro ha già fatto diversi passi in avanti nel ranking, riprendendosi la top-30 e lo status di numero tre del tennis italiano. Un obiettivo prestigioso sicuramente, ma le prospettive future sono ancora più rosee. Facciamo il punto della situazione.

Archiviata la parentesi del Sunshine Double, Berrettini – attualmente numero 27 al mondo – ha deciso di non difendere il titolo all’Atp 250 di Marrakech e dunque perderà qualche posizione al prossimo aggiornamento della classifica.
Nel dettaglio, l’azzurro arretrerà almeno di sei caselle ed uscirà nuovamente dal novero dei primi trenta tennisti del circuito. Ma niente paura, perché la prossima settimana ominciando la sua stagione sulla terra battuta europea al Rolex Montecarlo Masters: nel Principato, Matteo, ha nulla da perdere ed enormi margini di guadagno, dal momento che lo scorso anno fu subito sconfitto all’esordio.
Ranking ATP, Berrettini pronto a sognare: le sue prospettive di ranking a breve raggio
Già! A Montecarlo, Berrettini non ha punti da difendere e ciò significa che ogni vittoria sarà oro colato: già con tre successi, il 28enne romano dovrebbe rientrare in top-30, mentre in caso di semifinale si porterebbe intorno alla piazza numero 26. Dovesse riuscire invece a spingersi in finale o conquistare in titolo, salirebbe rispettivamente intorno alla 22 e alla 17. E le buone notizie non sono finite qui…

Il motivo di tale affermazione risiede nel fatto che Berrettini ha tutto da guadagnare anche nel resto della stagione sul rosso europeo. Nel 2024, infatti, fu eliminato all’esordio al Masters 1000 di Madrid, poi saltò sia gli Internazionali d’Italia che il Roland Garros: tutto lascia presagire che a fine giugno possiamo trovarlo molto più avanti in classifica. Magari ai margini della top-10, con la successiva parentesi sull’erba che potrebbe dargli un’ulteriore spinta per un finale di 2025 davvero coi fiocchi. Incrociamo le dita.
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