Addio a Sinner, l’annuncio è arrivato: mondo del tennis devastato

Il mondo del tennis è devastato da un inaspettato annuncio: addio a Jannik Sinner. Ecco cos’è successo

Manca poco al rientro in campo di Jannik Sinner dopo i 3 mesi di stop per il caso ‘Clostebol’. La rentrée del numero 1 del ranking Atp avverrà davanti al pubblico di casa, agli Internazionali d’Italia, al Foro Italico di Roma, che attendono dal lontano 1976 (Adriano Panatta) di incoronare un tennista italiano.

Jannik Sinner mentre si deterge il sudore dal viso con un polsino
Addio a Sinner, l’annuncio è arrivato: mondo del tennis devastato-tennisfever.it (LaPresse)

Questo sembra l’anno giusto, con il 23enne altoatesino che punta a vincere il primo trofeo in Italia anche se ci sono le incognite della sua condizione fisica dopo lo stop agonistico e una superficie, la terra rossa, dove il numero 1 del mondo è meno a suo agio.

Tuttavia, in queste ore a impazzare nel web e nei social network è l’addio a Sinner, un annuncio che ha lasciato di stucco il mondo del tennis e, ovviamente, i tifosi del campione pusterese.

Riccardo Piatti e il divorzio da Sinner: “So perché mi ha lasciato dopo 7 anni”

Sono trascorsi tre anni dal divorzio tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti, il tecnico che lo ha formato. Una decisione unilaterale del campione altoatesino che lo fatto soffrire il coach comasco tant’è vero che solo adesso, una volta per così dire elaborato il lutto, si è deciso a parlarne nell’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’.

Quando ho finito con Jannik ammetto di aver avuto qualche mese di stordimento, poi sono andato verso quello che piace a me: insegnare tennis. Il Piatti Center non è un supermarket: qui si fa un processo di crescita. L’ho fatto anch’io. È stato un clic mentale, sono cambiate le priorità ma il tennis rimane in cima ai miei pensieri. Ora inseguo i sogni dei ragazzini“, ha confessato Piatti.

Jannik Sinner mentre esegue un rovescio a due mani
Riccardo Piatti e il divorzio da Sinner: “So perché mi ha lasciato dopo 7 anni”-tennisfever.it (LaPresse)

Un divorzio dal suo più talentuoso allievo inevitabile: “Ho sempre voluto che Jannik diventasse indipendente, sapevo che un giorno se ne sarebbe andato. Ma con lui dovevo essere l’allenatore rigoroso, a volte rigido: era il mio ruolo. Ljubicic mi rimprovera che gli dicevo: decidi pure tu, Ivan, ma poi fai come dico io. Per Jannik questo rigore, a un certo punto, è stato troppo da reggere”.

Ciononostante, Riccardo Piatti non ha nulla di cui rimproverarsi visto che ha dovuto vestire i panni del sergente di ferro per il bene di Jannik: “Era l’unico modo per arrivare in alto. Dovevo dire di no, dare regole. L’ho preso a 13 anni, se n’è andato a 20. In quel momento, sentivo di dover fare così”. 

Ovviamente da quando non è più il suo coach i contatti con il suo ex allievo si sono rarefatti anche se “l’8 novembre mi ha mandato gli auguri di compleanno. Eravamo alla vigilia delle Atp Finals. Divertiti e facci divertire, gli ho scritto. Andrà bene, ha risposto. Sapeva già tutto. Sapeva che avrebbe vinto“.

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