Sasha Zverev e Jannik Sinner, c’è un colpo di scena in classifica, nonostante l’assenza di Jannik: i tifosi sono stupiti dopo l’ultima bomba esplosa in queste ore
Il campione azzurro è quasi pronto a tornare in campo, almeno per gli allenamenti ufficiali, che scatteranno tra meno di due settimane. Nel frattempo i suoi avversari non sono riusciti ad approfittare della sua assenza, restando sempre dietro in classifica.

Durante la sua assenza Sinner ha visto i suoi avversari cadere come mosche nei due Masters 1000 americani. Alexander Zverev, uno dei favoriti sia a Indian Wells che a Miami, ha perso rispettivamente al secondo turno contro Griekspoor in California e si è arreso al francese Fils negli ottavi di Key Biscayne. Era lecito attendersi molto di più dal finalista dell’ultimo Australian Open, l’uomo che aveva provato a sfidare Sinner sul suo terreno preferito, nel suo Slam preferito, a Melbourne.
Dal canto suo anche Alcaraz non ha fatto di certo meglio, visto che alla fine ha perso in semifinale con Draper a Indian Wells e addirittura si è arreso all’inizio del torneo di Miami contro l’ultratrentenne Goffin. Djokovic è quello che in Florida è andato più lontano di tutti, ma anche lui ha dovuto rinviare l’appuntamento con la vittoria (sarebbe stato il titolo numero 100 della carriera), rimediando una pesante scoppola contro il giovanissimo Mensik in finale.
Un giudizio importante su Sinner e Zverev: l’azzurro è troppo superiore
Parlando ai microfoni di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport, il giornalista Dario Puppo ha detto la sua proprio su Zverev, in prospettiva Sinner.

“Il tedesco è riuscito a perdere anche contro Fils, buttando via la partita nel terzo set. Matematicamente non è ancora chiuso il discorso del numero 1, ma per me non c’è storia”. Poi aggiunge: “Avevo detto in anticipo che non c’erano dei rischi per Sinner, forse era più Alcaraz che aveva i numeri per infastidirlo e farà bene sulla terra rossa”. Insomma per un grande talento incompiuto come Zverev è l’ennesima occasione sprecata, soprattutto considerando l’età. Se per Alcaraz c’è ancora molto tempo per risalire (classe 2003), per Sasha, a 28 anni, le chance rischiano di iniziare a scarseggiare. Con il rientro di Jannik sarà interessante vedere quanti tornei riusciranno seriamente ad ostacolarlo. L’unico che sembra in grado di farlo, ma solo su determinate superfici e con certe condizioni, è Carlos Alcaraz.