Nuova rivelazione sulla squalifica di Jannik Sinner, ora è scontro con la WADA: l’annuncio ha spiazzato tutti
Poco più di un mese e Jannik Sinner potrà tornare protagonista. Il 23enne numero 1 al mondo sta vivendo una fase di attesa, dovuta alla squalifica – o meglio, patteggiamento – con la World Anti-Doping Agency. La WADA. Sono stati mesi duri per l’atleta azzurro che ha dovuto prendere una decisione sofferta.

Dopo l’assoluzione dell’Itia la WADA non si è arresa, pronta a fare ricorso per la positività ai test antidoping del Clostebol, una sostanza proibita assunta inconsapevolmente dal 23enne di San Candido. L’applicazione di un unguento da parte dell’ex fisioterapista Giacomo Naldi, è costata la squalifica ed il licenziamento di quest’ultimo. Sinner ha evitato, probabilmente, guai maggiori patteggiando con la WADA per una sospensione minima rispetto a quello che – probabilmente ingiustamente – avrebbe rischiato se il TAS lo avesse ritenuto colpevole.
Alla fine, però, tre mesi sono un’inezia rispetto ad un’intera carriera. Diversi colleghi di Sinner, nel corso dei mesi, si sono accaniti contro Jannik per una valutazione evidentemente troppo morbida del caso Clostebol. Non è stato semplice affrontare tutto mentre Sinner cresceva e diventata il tennista più forte e vincente del momento: numero 1 ATP e già in bacheca la vittoria agli Australian Open ad inizio 2025, poco prima dello stop forzato.
Nelle scorse ore sono arrivate delle dichiarazioni pesanti di un personaggio di spicco che ha fatto la storia del tennis italiano e mondiale in passato: le sue parole sono un durissimo attacco. Ma in questo caso Sinner c’entra molto poco.
Sinner squalificato, attacco pazzesco: “Lui non c’entra niente”
A margine dell’evento ‘Un campione per amico’ l’ex tennista Adriano Panatta ha parlato proprio di Jannik Sinner, del momento vissuto dal campione azzurro e dal suo rientro ormai quasi imminente in vista degli Internazionali d’Italia dove sarà ancora il numero 1 ATP.

“So che sta sfruttando al meglio la pausa per migliorare gioco e fisico, io sono ottimista. Tre mesi non sono tantissimi”, ha detto la leggenda del tennis italiano, come riportato da ‘Tuttosport’. Panatta ha poi di fatto scagionato Sinner ritenendolo totalmente estraneo ai fatti che hanno poi portato a questa tanto discussa squalifica. Per il 74enne romano non vi sarebbe alcun dubbio.
“Sinner non c’entra niente con la squalifica. Patteggiamento? Ha fatto bene, con la WADA non si sa mai dove si va a finire. Lui è un ragazzo estremamente maturo e intelligente, è un esempio nel mondo dello sport per il suo comportamento. Probabilmente è pure troppo perfetto“, ha concluso Panatta non lasciando alcuna possibilità di fraintendimento.
La parentesi legata alla squalifica – a conti fatti immeritata per l’ex campione oggi tra le altre cose opinionista – sta per chiudersi. Una manciata di settimane e a parlare sarà soltanto il campo.