Carlos Alcaraz non riesce a decollare, c’è un problema che lo blocca: la sentenza è netta, tifosi spagnoli sgomenti
Semifinale all’Australian Open, titolo all’Atp 500 di Rotterdam, poi un’altra finale raggiunta al Masters 1000 di Indian Wells, stavolta persa per mano di Jack Draper. In mezzo i quarti all’Atp 500 di Doha, che fanno il paio con l’ultima sfortunata parentesi al Masters 1000 di Miami, dove si è visto clamorosamente eliminare all’esordio da David Goffin.
L’inizio della stagione 2025 per Carlos Alcaraz è stato sulle montagne russe: lo spagnolo, pur avendo accumulato un bottino complessivamente positivo, non riesce a decollare. Si tratta di un’occasione persa in ottica corsa al primo posto della classifica mondiale, considerata l’assenza per squalifica di Jannik Sinner.

Per la verità, non è successo nulla di anomalo per quanto avevamo visto finora. Sin da quando giovanissimo ha fatto irruzione sui palcoscenici più prestigiosi, Carlito ha sempre alternato grandi exploit a brusche battute d’arresto. Solo che adesso, all’età di quasi 22 anni, in molti si sarebbero aspettati un definitivo salto di qualità sotto l’aspetto della costanza di rendimento. Qualcuno, già comincia a pensare che tale salto di qualità sarà la sfida più complicata della carriera del classe 2003 iberico.
Alcaraz, abbiamo un problema: la sentenza dell’ex numero uno è netta
Lo sostiene ad esempio un numero uno del passato, Mats Wilander, ex tennista sette volte campione slam. Il 60enne svedese, oggi commentatore ed opinionista per Eurosport, addirittura è convinto che questa tipologia di difficoltà sia destinata ad accompagnare Alcaraz per tutto il prosieguo del suo percorso sportivo.
“Penso che stia attraversando quello che affronterà per il resto della sua carriera: l’incostanza. A volte compirà miracoli che lo aiuteranno a vincere le partite, ne farà degli altri che in diverse occasioni non gli consentiranno di vincere i match”, ha affermato lo scandinavo.

“Ovviamente perdere contro Jack Draper a Indian Wells, per come è successo, è molto strano per un giocatore d’élite. Non si perde un set così facilmente e poi 6-4 al terzo. Carlos secondo me sarà piuttosto incostante alla fine in termini di risultati. Non siamo abituati a vedere un ex numero uno al mondo, e probabilmente un futuro numero uno, essere così incostanti”, ci ha tenuto a sottolineare Wilander.
Una ‘sentenza’ nettissima quella dello svedese, che chiaramente i tifosi spagnoli non hanno accolto con grande favore (eufemismo). Staremo a vedere se effettivamente sarà così o se Alcaraz riuscirà prima o poi a trovare una stabilità che gli permetta di limitare quanto più possibile le (oggi frequentissime) défaillance in campo.
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