Carlos Alcaraz e la bomba che non ti aspetti, esplosa all’improvviso: i tifosi sono rimasti stupiti e ora non stanno più nella pelle. Succederà al più presto
Il campione spagnolo deve far ricredere i suoi tifosi sul momentaneo periodo di crisi, che non lo ha visto primeggiare né a Indian Wells né a Miami. Le discussioni già impazzano, ma a mitigare il tutto c’è un colpo di scena che certamente piacerà a tutti.
Al di là delle dichiarazioni di facciata l’obiettivo per Carlos Alcaraz in questo periodo era uno solo: cercare di vincere entrambi i Masters 1000 in America per provare a dare l’assalto alla prima posizione di Jannik Sinner. Per farlo doveva battere Jack Draper nella semifinale di Indian Wells, cosa che invece non è avvenuta. Ancor peggio il k.o. al secondo turno di Miami, contro l’ultratrentenne David Goffin, che non gli ha lasciato scampo, mettendo in mostra delle criticità che potrebbero far parlare di crisi.
Alcaraz non sta mostrando quei miglioramenti che ad esempio Sinner ha compiuto, rimanendo sempre molto fedele a se stesso, alla sua versione non perfetta, quella che ancora ha bisogno di tempo per esplodere definitivamente. Considerando che ha due anni in meno dell’azzurro, il tempo di certo non manca, ma c’è bisogno di un upgrade, soprattutto mentale, non indifferente. Per questo in molti avevano avanzato l’idea di un divorzio da Carlos Ferrero, suo storico allenatore, per provare nuovi stimoli e incentivare la crescita.
Grandissima novità per Carlos Alcaraz: ora lo vedremo su Netflix
Prima di pensare nuovamente al campo e all’inizio della stagione sul rosso, però, Alcaraz farà parlare ancora di sé in questi giorni, ma questa volta come personaggio. Si perché su Netflix sta per arrivare (2 aprile) una docuserie in tre parti dedicata al tennista spagnolo.
Quella su Alcaraz è una docuserie prodotta da Morena Films per Netflix sul più giovane numero 1 della storia del tennis.
Un approfondimento sul 2024 vissuto dal fenomeno iberico, capace di vincere sia il Roland Garros che Wimbledon (seconda volta consecutiva) e di andarsi a giocare la medaglia d’oro olimpica a Parigi. Lì si è dovuto arrendere allo strapotere mentale di Djokovic, pronto a tutto pur di tornare in Serbia con il metallo più pregiato. Da quel momento Alcaraz sembra aver avuto un’involuzione da cui fatica ancora ad uscire.
Di certo 4 titoli dello Slam e 5 Masters 1000 non sono pochi a 21 anni, ma il bello deve ancora venire.
