Rivelazione su Jannik Sinner e la squalifica per il caso Clostebol: arriva l’annuncio inaspettato che cambia ogni cosa
Il tempo del campo, ad oggi, non è ancora arrivato. Jannik Sinner è impaziente, vuole ritornare a fare quello che sa fare meglio: vincere. C’è enorme attesa per il rientro dalla squalifica, dopo settimane difficili: gli Internazionali d’Italia, a tal proposito, sembrano il palcoscenico ideale.

Uno scenario nel quale tornare a giocare e a vincere – dopo accuse evidentemente non propriamente giuste – appare come stimolo enorme per il 23enne di San Candido. L’Itia aveva assolto Sinner, scagionandolo da ogni accusa di doping ma la WADA – la World Anti-Doping Agency – ha insistito, arrivando al ricorso al TAS. Il Tribunale dello Sport, il prossimo aprile, non si pronuncerà: Jannik alla fine ha deciso di trovare un accordo che potesse chiudere il prima possibile una vicenda pesante, a tratti stucchevole.
3 mesi di sospensione, un compromesso accettabile visto cosa c’è in ballo. Ma intanto ad inizio 2025, nell’unico torneo a cui ha preso parte, ha già chiarito a tutti chi è il più forte. Gli Australian Open alle spalle, Roma ormai davanti pronta a riabbracciarlo. Nel frattempo proprio sulla questione doping è arrivato un annuncio che i tifosi del numero 1 ATP, a questo punto, non si aspettavano più.
Squalifica Sinner, annuncio pazzesco e svolta totale
Il Ministro dello Sport Andrea Abodi, ospite a Rovereto al teatro ‘Zandonai’ per il lancio della campagna ‘100% me’ e tra i tanti temi trattati – oltre a quello principale, vincere nello sport in modo ‘pulito’ ha parlato anche di Jannik Sinner e delle vicende che lo hanno recentemente riguardato.

Le dichiarazioni di Abodi, riportate da ‘Rainews.it’, scagionano definitivamente il 23enne di San Candido. Si parla di doping e della questione Clostebol, un caso che per il Ministro dello Sport è di “non doping“. Poi spiega perché: “È stato montato un caso laddove un caso non c’è. Si tratta di una leggerezza dei suoi collaboratori che, non è un una coincidenza, adesso non collaborano più con lui”. In questa situazione ci si riferisce, in primis, a Giacomo Naldi, ex fisioterapista di Sinner reo di aver utilizzato l’unguento sul tennista, un unguento contenente la sostanza proibita: il Clostebol.
Abodi ha poi chiuso così il suo significativo intervento sul numero 1 al mondo: “Sinner non solo è un ragazzo sano dal punto di vista etico ma ha anche preso delle decisioni che provano la sua coerenza con i principi che ha sempre espresso. Sia in campo che fuori”. Un messaggio forte che, evidentemente, serviva parecchio non solo a Jannik – che nei mesi scorsi è stato schiacciato dalla pressione e dalle accuse di doping – ma anche al movimento tennistico italiano. Per dire basta, per andare finalmente avanti con una storia che rappresenta – ad ogni modo – il passato.
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