Polemiche ancora in corso nel mondo del tennis per la squalifica di Jannik Sinner, arrivano ulteriori dichiarazioni che coinvolgono il fuoriclasse azzurro
E’ in corso il secondo Masters 1000 della stagione tennistica, a Miami, torneo che però come sappiamo non vede ai nastri di partenza il suo detentore. Jannik Sinner è ancora ai box per la squalifica e ci resterà ancora per un mese e mezzo, prima di poter tornare a giocare tornei ufficiali.

Visti per il momento i risultati dei suoi avversari, nonostante lo stop Jannik potrebbe conservare ugualmente la vetta del ranking ATP, ormai detenuta da oltre nove mesi. Ma il tema della sua sospensione, nonostante la tormentata vicenda si sia formalmente conclusa con il patteggiamento siglato dal tennista azzurro con TAS e WADA, continua a tenere banco e a dividere l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori.
Nei mesi scorsi, il fronte si è spaccato tra chi ha preso le parti di Sinner e chi invece si è espresso in maniera critica sulla questione. Una polarizzazione del dibattito che prosegue e che coinvolge anche tanti altri giocatori, alcuni dei quali hanno manifestato le loro perplessità.
Sinner e la squalifica, Wawrinka spiega il suo tweet: “Vogliamo trasparenza”
Tra questi, Stanislas Wawrinka, ex numero 3 del mondo, che il mese scorso, subito dopo l’ufficializzazione della sospensione di Sinner, aveva postato su ‘X’ un tweet estremamente duro e polemico: “Non credo più in uno sport pulito“.

In questi giorni, lo svizzero si trova a Napoli per prendere parte al Challenger 125 che si disputerà in città. Raggiunto dal ‘Corriere dello Sport’, è stato intervistato e ha chiarito il suo pensiero, spiegando come il suo intento non fosse quello di attaccare Sinner nello specifico. “Negli ultimi anni sono successe tante cose nel tennis maschile e femminile che non hanno dato una buona immagine di questo sport, spero che la situazione migliori e che vada avanti in modo molto diverso d’ora in poi – ha dichiarato – E’ difficile parlare di certi argomenti ed entrare nei dettagli. Se guardiamo solo l’ultimo anno, due numeri uno sono risultati positivi. E noi l’abbiamo saputo soltanto diversi mesi dopo. Non vogliamo vedere fuori dal nostro sport nessuno, figuriamoci il numero uno al mondo. Ma quello che vogliamo è trasparenza totale, è l’unica cosa che conti davvero“.
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