Non è certamente un ottimo momento per Novak Djokovic: dopo i risultati non esaltanti arriva anche un annuncio che gela i fan.
I tifosi di Novak Djokovic coltivavano grandi speranze per il Masters 1000 di Indian Wells. Dopo la semifinale agli Australian Open, dove il serbo ha dovuto abbandonare il match contro Zverev dopo aver perso il primo set a causa di un problema fisico, il fenomeno di Belgrado ha dovuto fare i conti con un’eliminazione al primo turno in Qatar per mano di Matteo Berrettini.
Djokovic cercava il riscatto proprio in California ma anche a Indian Wells le cose non sono andate bene. Il 37enne, vincitore di 24 tornei del Grande Slam, si è fermato ancora una volta al primo turno: stavolta il giustiziere è stato l’olandese Van de Zandschulp, che ha sconfitto l’ex numero 1 al mondo con il punteggio di 6-2 3-6 6-1.
Nole è ora atteso al Masters 1000 di Miami, dove proverà a fare meglio rispetto a queste ultime uscite anche per cercare di mantenere la quinta posizione nel ranking. Dietro di lui scalpitano infatti Casper Ruud e Jack Draper, ovvero i due tennisti che si sono contesi il titolo di Indian Wells in finale: l’ha spuntata l’inglese, che ha così conquistato il terzo titolo ATP della sua carriera.
Djokovic, tutto finito: sentenza appena arrivata, fan a pezzi
In tanti si chiedono se mai Djokovic tornerà a vincere un torneo. Fatta eccezione per la medaglia d’oro alle scorse Olimpiadi di Parigi, infatti, per ritrovare l’ultimo successo di Nole bisogna risalire al novembre 2023, ovvero alla vittoria alle ATP Finals di Torino in finale contro Jannik Sinner. Non è un momento facile per l’ex numero 1 del ranking ATP, anche a causa di problemi fisici che ne stanno sempre più condizionando il rendimento.
In un’intervista rilasciata a Blick l’ex tennista e allenatore svizzero Heinz Gunthardt ha detto chiaramente qual è il principale problema di Djokovic. Secondo l’ex atleta, arrivato fino alla posizione numero 22 in singolare, il serbo gioca troppe poche partite e la mancanza di ritmo va inevitabilmente a inficiare in maniera negativa sulla fiducia e sugli automatismi.
“Con l’avanzare dell’età, bisogna allenarsi in modo più efficiente. La concentrazione quotidiana diventa essenziale“, ha detto Gunthardt, che ha poi ricordato la qualità degli allenamenti nel periodo in cui era coach di Steffi Graf: “Ci allenavamo meno spesso, ma ogni minuto contava – ha concluso il coach svizzero – Bisogna allenarsi il più possibile“.
