Carlos Alcaraz va in tilt e la sua analisi non lascia spazio all’interpretazione: l’ammissione dello spagnolo è durissima
Reduce dai trionfi del 2023 e del 2024, Carlos Alcaraz ha visto svanire la tripletta di titoli al Masters 1000 di Indian Wells cadendo in semifinale sotto i colpi del futuro campione, il britannico Jack Draper. Si è trattata di una sconfitta inattesa, figlia di una prestazione sicuramente meno brillante di quelle offerte dallo spagnolo nei giorni precedenti.

Non essendo riuscito a compiere il secondo “back to back” consecutivo, il classe 2003 murciano ha perso ben 600 punti nel ranking e ha così visto svanire anche la possibilità di sottrarre il numero uno al mondo a Jannik Sinner prima che l’azzurro rientri dalla squalifica.
Insomma, dopo una prima settimana esaltante, la parentesi di Carlitos in California si è conclusa in maniera piuttosto amara. Lo stesso baby fenomeno iberico non ha nascosto tutta la sua delusione in conferenza stampa, soffermandosi su un aspetto in particolare.
Alcaraz ha un evidente problema: il suo sfogo dopo la sconfitta ad Indian Wells
Nel dettaglio Alcaraz è rammaricato per il fatto che non riesce ancora ad esprimersi con una buona costanza di rendimento. “In questo sport si gioca tutto l’anno, non ci sono quasi pause. Si giocano 16, 17 o 18 eventi all’anno, quasi 80 partite in una stagione. Una delle cose più complicate è mantenere un buon livello per 80 match“, ha esordito lo spagnolo, tornando anche a lamentarsi del calendario – a suo parere – troppo fitto di impegni.
Carlos non fa drammi, ma sicuramente ambisce ad una maggiore continuità: “È qualcosa a cui aspiro, giocare il mio miglior tennis in ogni torneo. A volte dimentico ancora di avere 21 anni: devo pensare che sono ancora giovane, che ho molte cose da migliorare, questa è sicuramente una”.

“Penso che stia migliorando, sto diventando più maturo. Mi sto avvicinando a ciò che voglio essere, ma ho ancora momenti in cui gioco ad alto livello e poi il mio livello scende molto. Devo pensarci, continuare a lavorare e spero che tutto migliori presto”, ha concluso il murciano.
E in effetti, se da un anno a questa parte è emersa una netta differenza tra Sinner e Alcaraz – al momento li separano oltre 4.000 punti nel ranking – quella sta è proprio nella costanza di rendimento: l’azzurro è capace di giocare più settimane al top, lo spagnolo alterna alti clamorosi con battute d’arresto altrettanto sorprendenti. Staremo a vedere se Carlos riuscirà a fare quest’ultimo salto di qualità.
Le lacrime di Rune commuovono il tennis, tifosi senza parole