Il campione spagnolo, che ha fallito l’accesso alla finale di Indian Wells, aveva avuto una sorta di presentimento: tifosi senza parole
Chiamato a confermarsi campione – e sarebbe stata la terza volta consecutiva, come solo Roger Federer e Novak Djokovic erano stati capaci di fare nel recente passato – ad Indian Wells, Carlos Alcaraz ha fallito l’appuntamento con la storia.

Non solo il nativo di Murcia non alzerà al cielo il trofeo per il terzo anno consecutivo, ma non disputerà nemmeno la finale. Già perché, in una schizofrenica semifinale con Jack Draper, l’ultimo campione del Roland Garros e di Wimbledon, il numero 3 del mondo ha accusato quegli ormai consueti cali di tensione che spesso gli hanno compromesso delle vittorie che, considerando il talento di cui dispone, sembravano alla portata.
È accaduto così anche nell’altalenante incontro col britannico, che prima ha dominato Carlitos al primo set, infliggendogli un duro 6-1, salvo crollare nel secondo parziale incassando un umiliante 6-0. Grande equilibrio invece nel terzo set, comunque appannaggio del nuovo numero 8 del mondo. E la corsa potrebbe non essere finita qui, se Draper dovesse vincere la finale contro Holger Rune.
Ai tanti tifosi dell’erede di Rafa Nadal non saranno certamente sfuggite le parole del loro idolo nella conferenza stampa tenutasi subito dopo la vittoria dell’iberico contro Francisco Cerundolo, in quarti di finale. Considerazioni che sono sembrate quasi profetiche, alla luce di ciò che è poi accaduto in campo.
Alcaraz, il presentimento era giusto: le parole prima del match
“Draper ha molto ritmo e ottimi colpi, il suo stile di gioco credo si adatti bene a queste condizioni. Il suo dritto in top spin rimbalza molto, inoltre ha un ottimo servizio“, aveva detto Carlitos appena qualche ora prima dell’incontro. Parole confermate poi dall’esito del match sul cemento di Indian Wells.

“Jack sembra essere in ottima forma in questo momento, è un ragazzo ambizioso, è sempre stato così. Questo lo rende un avversario molto duro, sono sicuro che sarà uno degli avversari più difficili del circuito in futuro o l’anno prossimo. Sono molto felice di condividere questo momento con lui, credo che sarà un grande match, molto bello da vedere“, ha concluso.
Forse però lo stesso Alcaraz non si sarebbe mai aspettato, dopo il secondo set, che il britannico ritrovasse la giusta concentrazione per poi andare addirittura a prendersi il match. Un’amara sorpresa che tra l’altro, allo spagnolo, è costata qualcosa come 600 punti nel ranking ATP. Jannik Sinner è sempre più lontano.