Il campione altoatesino, ancora lontano dal rientro in campo, incassa il ‘trattamento particolare’ del dirigente: come fosse Djokovic
Se i tifosi del numero uno del mondo – ormai idolo assoluto degli sportivi italiani, e figura apprezzatissima non solo per le mirabili imprese sportive ma anche per il suo comportamento sempre disponibile coi fans – sono frustrati dal vedere il campione fermo ai box dopo il compromesso legale con la WADA, c’è chi guarda già avanti. Proiettandosi all’evento tanto atteso, quello che segnerà il ritorno in campo di Jannik Sinner. Un rientro affatto banale, perché coincidente con gli Internazionali di Tennis di Roma, la kermesse che lo scorso anno l’altoatesino saltò a causa dei noti problemi all’anca.

La squalifica inflitta il fuoriclasse terminerà il 4 maggio, a pochi giorni dal via del prestigioso torneo sulla terra rossa della Capitale: un evento che i tifosi azzurri attendono da tempo immemorabile.
Il Presidente della FITP Angelo Binaghi – uno di quelli che per Jannik ha un’autentica venerazione, già protagonista di una strenua difesa dell’orgoglio tennistico italiano sulla vicenda Clostebol – ha annunciato che la macchina organizzativa si è già messa in moto per garantire a Sinner un trattamento speciale in vista della scontata partecipazione al Masters 1000 romano.
Binaghi in conferenza stampa: c’è l’annuncio ufficiale
In occasione della presentazione del nuovo progetto dell’attesissimo torneo, il dirigente italiano ha messo l’accento sulla presenza di Jannik nell’impianto del Foro Italico.

“Sinner in Italia non può più vivere“, l’incipit tra l’ironico e il preoccupato di Binaghi. “Lui tra l’altro è a totale disposizione e questo aggrava la problematica e quindi come fatto l’anno scorso, abbiamo pensato, sulla falsariga di quello che ci aveva chiesto Djokovic negli anni precedenti, di provare a creare un luogo, un Fort Apache, per rilassarsi e preparare i match per spendere meno energie possibili“, ha continuato il dirigente.
“Noi secondi dietro il calcio e dietro i Major non ci vogliamo rimanere tutta la vita. Così come ha fatto Sinner vogliamo provare ad arrivare in vetta, è questo il nostro unico obiettivo. Ma credo che questo grande entusiasmo faccia fare corse troppo affrettate, siamo campioni del mondo nel tennis a squadre, abbiamo il numero uno del ranking e dobbiamo essere curiosi e legittimamente ambiziosi, accompagnati sempre per mano dal Governo“, ha poi concluso Binaghi. Che di fatto, tornando alla situazione-Sinner, ha comunicato ufficialmente l’impegno collettivo teso ad agevolare il più possibile la tranquillità del fuoriclasse altoatesino.
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