Daniil Medvedev senza peli sulla lingua, scoppia la polemica nel mondo del tennis: lo sfogo del russo nelle ultime ore
Reduce da un inizio di stagione non particolarmente esaltante (eufemismo), Daniil Medvedev continua a far parlare di sé per le querelle di cui si rende protagonista piuttosto che per i risultati in campo. Il nuovo fattaccio risale alla conferenza stampa tenutasi alla vigilia del Masters 1000 di Indian Wells, nella quale il 26enne moscovita si è lasciato andare ad una polemica davvero evitabile.
Per capire appieno la sterilità della polemica bisogna fare un passo indietro, arrivando all’edizione dello scorso anno. In quell’occasione, Medvedev aveva lamentato un’eccessiva lentezza del campo, che a suo dire penalizzava il potente servizio di cui dispone. In effetti era così, il cemento californiano era abbastanza lento e il suo servizio perdeva di incisività.
Ovviamente, tuttavia, ogni superficie in giro per il mondo ha della sue caratteristiche ben precise, che i giocatori devono accettare a prescindere. Peraltro, l’aspetto sottolineato dal russo andava a gravare su tutti i tennisti abituati a servire forte o ad accelerare il gioco durante lo scambio. Ma adesso cosa è successo?
Indian Wells, la denuncia di Medvedev in conferenza stampa scatena la polemica: le sue parole
È successo che gli organizzatori – certamente non per le critiche di Medvedev – hanno fatto ristrutturare i campi del “Tennis Paradise”, ‘velocizzandoli’ in maniera leggera ma comunque sostanziale. Tanto che Carlos Alcaraz, campione in carica del torneo, si è lamentato a sua volta in conferenza stampa per il motivo opposto a quello del russo (lo spagnolo non serve forte e i suoi colpi necessitano di un istante in più per essere preparati).
“Il campo è un po’ più veloce, sì, ed è qualcosa che non ho capito quando l’ho saputo. Questo torneo si è disputato sulla stessa superficie per 25 anni, sullo stesso campo, ma ora è stato cambiato. Non ne conosco il motivo, sinceramente”, ha detto il giovane murciano.
Nessun dubbio, dunque, i campi di Indian Wells sono più veloci rispetto al passato. Clamorosamente, però, il buon Daniil ha avuto ancora da ridire…
“Mi piace Indian Wells, ma i campi sembrano essere ancora molto lenti, quasi più lenti di prima“, ha esordito l’attuale numero 6 della classifica Atp. “Non so cosa pensino gli altri giocatori, ma ho giocato due giorni e mi sembrano molto molto lenti. Non ho visto la differenza. Oggi ad esempio la mia racchetta mi è caduta dalla mano da un’altezza molto bassa e il manico era rovinato da quanto il campo era ruvido e lento”, ha concluso il classe ’96 moscovita.
Chiaramente, le parole di Medvedev non sono passate inosservate tra appassionati ed addetti ai lavori. Tutti hanno convenuto che, forse, Daniil farebbe meglio a concentrarsi su altri fattori ben più determinanti per la sua carriera. In primis quello mentale, che nell’ultimo anno gli ha procurato parecchi problemi tra sceneggiate, cali di concentrazione e passaggi a vuoto davvero inspiegabili.
