Sinner resterà lontano dal campo altri due mesi e mezzo, e tra gli appassionati comincia a susseguirsi un dubbio preciso: ecco come stanno le cose
Come noto Jannik Sinner ha scelto, sotto consiglio dei suoi avvocati, di chiudere il tormentato “caso clostebol” patteggiando con la Wada una squalifica di tre mesi. In questo modo, il classe 2001 altoatesino eviterà il processo dinanzi al Tas – che inizialmente era stato fissato intorno a metà aprile – ma soprattutto il rischio di una sospensione dalla durata compresa tra uno e due anni. Una decisione sofferta, ma praticamente obbligata per il bene della sua carriera.
Il giovane azzurro salterà dunque i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid, per poi tornare protagonista agli Internazionali d’Italia, torneo di casa in programma a Roma da mercoledì 7 a domenica 18 maggio. Intanto, reduce da mesi molto complicati fuori dal campo, ne sta approfittando per ricaricare le batterie e godersi delle giornate in compagnia di amici e familiari.
Il nome di Jannik, tuttavia, continua ad essere parecchio chiacchierato nel panorama del tennis internazionale. Andando oltre l’ormai stucchevole querelle in merito alla sua innocenza o meno, c’è un lecito interrogativo che si sussegue in maniera insistente tra appassionati ed addetti ai lavori: il periodo di inattività potrebbe causare un forte scompenso nella carriera di Jannik?
Stop Sinner, l’esperto risponde alla domanda del momento: le sue parole sono chiarissime
A tale domanda soltanto il tempo – anzi, il campo – potrà dare una risposta precisa. Ma tra le tante analisi che si sono ascoltate in questi giorni sembrerebbe trapelare una bona dose di ottimismo. Ne sono un esempio le parole di Diego Nargiso, ex tennista azzurro azzurro oggi coach e commentatore televisivo. Il 50enne campano si è soffermato a riguardo a Tennis Talk, trasmissione in onda su SuperTennis.
“Alcaraz e Zverev possono trarre un importante vantaggio, sicuramente“, ha esordito Nargiso parlando delle conseguenze della squalifica di Sinner. “Avranno l’occasione nei prossimi tornei – soprattutto a Indian Wells e Miami – di poter acquisire fiducia e crescere ancora”, ha poi aggiunto l’ex alfiere nostrano riferendosi allo spagnolo e al tedesco.
Nargiso, però, è allo stesso tempo convinto che lo stop forzato non inficerà sul percorso sportivo dell’azzurro, né determinerà grossi scossoni a medio-lungo raggio. “Per Sinner può cambiare qualcosa nei primi mesi, potrebbe non essere subito al suo livello quando tornerà in campo. Ma tutti hanno abbiamo una stima troppo grande di Jannik per poter dire che questi tre mesi cambieranno la sua carriera“, ci ha tenuto a sottolineare il napoletano.
Insomma, stando alle considerazioni di Nargiso, la brillante carriera di Jannik non sarebbe minimamente a rischio. La speranza di tutti i tifosi azzurri (noi compresi) è che l’esperto abbia ragione e che il tirolese possa togliersi belle soddisfazioni già al Foro Italico di Roma. Staremo a vedere, non ci resta che incrociare le dita ed attendere.
