Arriva una bomba clamorosa che riguarda Jannik Sinner e la sua squalifica per doping, che lo terrà lontano dai campi di gioco per tre mesi, fino agli Internazionali di Roma
Si fa un gran parlare in questi giorni di quanto è accaduto al tennista altoatesino e di quelli che potranno essere i futuri sviluppi nelle prossime settimane. C’è chi crede che la vicenda non si chiuda qui e che comunque implica anche ulteriori riflessioni.

Alla fine Sinner e il suo entourage hanno ceduto di fronte alla proposta della WADA di comminare una squalifica di tre mesi, che lo bloccherà fino agli Internazionali d’Italia, dopo la prima decade di maggio. Uno stop che non comprometterà troppo la stagione del numero uno del mondo, permettendogli di non saltare nemmeno uno Slam e di mantenere con ogni probabilità la vetta del ranking ATP.
Questo patteggiamento ha fatto comunque discutere molto, tra chi riteneva eccessivo un trattamento del genere, visto che ne è stata accertata la completa innocenza e chi invece avrebbe richiesto una squalifica molto più lunga. Al di là del solito Kyrgios, che ha rilasciato altre parole al veleno nei confronti del nostro portacolori, non sono pochi i giocatori che hanno manifestato dei dubbi, almeno per quanto riguarda l’uniformità di giudizio.
Secondo Nicolas Escudé la vicenda Sinner non è chiusa: se ne sentirà parlare ancora a lungo
L’ex tennista francese Nicolas Escudé, oggi commentatore tecnico per Eurosport, ha parlato di conclusione della vicenda Sinner “purtroppo molto ambigua“. Secondo lui: “La vicenda è finita, ma se ne sentirà ancora parlare a lungo. Il fatto che sia stato raggiunto un accordo, trovo che sia purtroppo molto ambiguo. O non si ritiene responsabile, e non viene sanzionato, oppure si ritiene responsabile, e viene sanzionato”.

In effetti una situazione non del tutto coerente che sta facendo molto discutere, anche perché sono la maggioranza a pensarla come Escudé, sia dentro che fuori campo. L’ex tennista francese ha poi sottolineato come: “Quando ho saputo la notizia ho fatto subito i conti, tornerà per il Roland Garros e quindi non salterà nessun torneo dello Slam È certamente lui il male minore”. Vedremo però se ci saranno ulteriori risvolti, sia a livello di giustizia sportiva (che ora gli farà scontare tutto il periodo di stop) che a livello di immagine.