Kyrgios distrutto, l’annuncio è una mazzata per l’australiano

Il grande accusatore di Jannik Sinner, tornato ad ‘abbaiare’ sui social dopo il patteggiamento del campione, è stato zittito dalla leggenda

Immancabile. Come una tassa, direbbe qualcuno. Ma una di quelle ingiuste, comminate senza alcun tipo di proporzione tra un servizio offerto e il compenso economico che viene richiesto. Stiamo parlando ovviamente dei post sui social di Nick Kyrgios a proposito della vicenda Clostebol, quella che ha agitato i sonni di Jannik Sinner per quasi un anno.

Nick Kyrgios in un cambio campo a Melbourne
Kyrgios distrutto, l’annuncio è una mazzata per l’australiano (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Dopo esser stato, lo scorso agosto, sostanzialmente assolto da un tribunale indipendente nominato dall’ITIA, il campione altoatesino ha dovuto fare i conti col ricorso della WADA, l’agenzia mondiale anti doping già al centro di svariate polemiche per la gestione quanto meno non uniforme di alcune situazione trattate in passato.

Con l’udienza davanti al TAS di Losanna prevista per il 16 e 17 aprile prossimi – e col serio rischio di incorrere in una squalifica assurda che sarebbe potuta essere anche di 24 mesi – il numero uno del mondo ha scelto la strada del compromesso. Nella mattinata del 15 febbraio è stato ufficializzato il patteggiamento di Sinner con l’istituzione sportivo-giuridica: stop di tre mesi (fino al 4 maggio) e divieto di allenarsi in strutture pubbliche, nonché assieme ad atleti tesserati, fino al 13 aprile. Una mazzata, sostiene qualcuno. Ma anche un salvagente qualora si fosse arrivati ad una condanna tanto esemplare quanto immotivata.

Tra le voci da sempre levatesi contro l’innocenza dell’atleta azzurro, quella del tennista australiano ha fatto e fa rumore da tanto tempo. Troppo. Anche per la natura davvero eccessiva di parecchie delle sue tesi (?) espresse sui social. Al bizzoso tennista, ormai popolarissimo più per le sue invettive sul web che per le imprese sul campo da gioco, ha risposto con toni durissimi una leggenda dello sport italiano. Che, al solito, non le ha mandate a dire a Kyrgios.

Kyrgios, Panatta durissimo: “L’invidia è una brutta bestia”

Intervenuto come di consueto alla ‘Domenica Sportiva’, Adriano Panatta non ha usato troppi giri di parole. Né sulla credibilità della WADA né sull’opinione che ha del 29enne di Canberra. Le sue parole suonano come una doppia sentenza. Durissima.

Adriano Panatta alla Domenica Sportiva
Kyrgios, Panatta durissimo: “L’invidia è una brutta bestia” (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Non ne hanno fatta una giusta questi della WADA. Sinner è stato dichiarato innocente dall’ITIA, che secondo me è quella più preparata per dare certi giudizi, e la WADA che fa? Ricorso per negligenza! Quindi hanno detto che Sinner doveva controllare il suo team, ovvero doveva trasformarsi in una sorta di investigatore che deve controllare i bagagli delle persone che lavorano con lui. Vi rendete conto? Quindi che cosa avrebbe dovuto fare? Non doveva bere dalla stessa bottiglia del suo preparatore per non correre rischi? Io ve lo dico, questa cosa è ridicola! La WADA è ridicola“, ha esordito il vincitore del Roland Garros nel 1976.

Kyrgios e Wawrinka sono solo invidiosi e purtroppo l’invidia è una brutta bestia. La cosa ridicola non sono loro,, ma il fatto che un campione come Sinner si debba fermare senza un motivo. I vincitori? Gli avvocati di Sinner perché hanno fatto un lavoro straordinario. Molti giocatori meno famosi e con meno disponibilità di Jannik purtroppo non si possono permettere questo tipo di difesa. E questo è sbagliato. La vita è così perché chi non ha i soldi si prende avvocati meno preparati, chi è ricco si può invece permettere i principi del Foro“, ha infine ammesso Panatta.

Gestione cookie