Lo stop forzato del numero uno del mondo potrebbe provocare un vero e proprio terremoto in classifica: Zverev ed Alcaraz in agguato
Fine delle trasmissioni. Per lo meno fino al 4 maggio. Tanto dovrà star fermo Jannik Sinner in seguito al patteggiamento con la WADA per l’infinito caso Clostebol. Nel timore che il processo – e soprattutto la sentenza – potessero protrarsi per le lunghe (col serio rischio di veder compromessa la parte centrale della stagione, quella comprendente il Roland Garros e Wimbledon) il campione altoatesino ha scelto il male minore. Anche un modo, come hanno sottolineato in tanti, per lasciarsi definitivamente alle spalle un tormentone che di fatto dura da 11 mesi.

Jannik non potrà dunque partecipare alla prima parte di stagione sulla terra rossa, ma farà in tempo a tornare per l’atteso appuntamento con gli Internazionali d’Italia, torneo che lo scorso anno era stato costretto a saltare per il problema all’anca. Ma cosa accade ora con l’impossibilità di difendere i punti conquistati nei tornei del 2024 da febbraio all’inizio di maggio.
Il ranking ATP Live al momento parla chiaro: il fuoriclasse di Sesto Pusteria guida la classifica con 11330 punti, ben 3195 in più del più immediato inseguitore, quel Sascha Zverev (8135 punti) che a lui si è inchinato nell’ultimo atto a senso unico degli Australian Open. Più staccato, nonostante il recente successo di Rotterdam, Carlos Alcaraz, terzo con 7460 punti. Il cammino del tedesco e dello spagnolo nelle prossime settimane determineranno la permanenza o meno di Jannik sul trono del tennis mondiale.
Zverev e Alcaraz costretti al percorso netto: Sinner resta leader?
Conti alla mano, Jannik non potrà difendere i 1600 punti, frutto dei risultati ottenuti lo scorso anno grazie alla vittoria nel Masters 1000 di a Miami, alla semifinale a Montecarlo e ai quarti di finale di Madrid. Nello stesso periodo il nativo di Amburgo dovrà difendere 920 punti: 90 per la semifinale a Los Cabos, 20 per il secondo turno ad Acapulco, 180 per i quarti di finale a Indian Wells, 90 per i quarti a Monaco di Baviera.

Se Zverev, prima degli Internazionali di Roma, dovrebbe mettere in cascina ben 2515 punti per pensare di agganciare Jannik in vetta, ad Alcaraz ne servirebbero addirittura 3720.
Già perché lo spagnolo, da oggi fino all’inizio di maggio, avrà 1400 punti da confermare: 1000 per la vittoria a Indian Wells, 200 per i quarti di finale a Miami e altrettanti per i quarti nella Mutua Open della capitale spagnola. Insomma, i rivali del numero uno del mondo sono sostanzialmente chiamati ad un percorso netto – che eventualmente potrebbe fare uno solo dei due, data la probabile partecipazione a parecchi tornei in comune – se vogliono scalzare Sinner dal trono. Ad ogni modo, subito dopo, Jannik potrebbe già incamerare ben 1000 punti in caso di vittoria a Roma. Sarebbe un modo fantastico per tornare in pista dopo lo stop obbligato.
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