Carlos Alcaraz lascia tutti senza parole: la sua reazione alla squalifica di Sinner non lascia spazio all’interpretazione!
In questi giorni, i riflettori del tennis internazionale sono tutti puntati sulla notizia della squalifica del numero uno del ranking Jannik Sinner. Alla vigilia dell’Atp 500 di Doha, il classe 2001 altoatesino ha deciso di mettere fine al tormentato “caso clostebol” patteggiando con la Wada tre mesi di sospensione: salterà l’appuntamento in Qatar nonché i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid, rischiando di perdere la leadership della classifica mondiale.
L’azzurro tornerà in campo a inizio maggio, in occasione degli Internazionali BNL d’Italia in programma al Foro Italico di Roma. Intanto, potrà approfittarne per ricaricare le batterie, dopo (quasi) un anno trascorso a ricevere attacchi denigratori nonostante nessuna delle autorità competenti abbia mai messo in discussione la sua buona fede.
La stessa Wada, ad esempio, ha sempre accettato la versione fornita dal tirolese riconoscendo che Jannik “non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage“.
Caso Clostebol, Sinner sospeso tre mesi: la fredda reazione di Carlos Alcaraz
A proposito della squalifica di Sinner, nelle ultime ore tanti rappresentanti illustri del mondo della racchetta sono stati chiamati ad esprimersi sulla vicenda. Molti hanno mostrato solidarietà e sostegno al giovane altoatesino, mentre molti altri non hanno perso occasione per criticarlo o fare considerazioni abbastanza controverse (vedi Kyrgios e Wawrinka). E poi c’è chi, invece, ha mostrato un atteggiamento apparentemente neutrale, ma non per questo meno discutibile…
È il caso dell’amico-rivale Carlos Alcaraz, numero tra al mondo e principale antagonista di Sinner nella corsa ai titoli più prestigiosi. Lo spagnolo, infatti, chiamato a soffermarsi sul tema durante la conferenza stampa dell’Atp 500 di Doha, non è apparso interessato né ad entrare nel merito né a mostrare a Jannik il suo personale sostegno.
“Sul fronte della sanzione c’è poco da dire”, ha glissato brevemente il murciano senza trasparire alcuna emozione. Poi, interrogato sulla prospettiva di superare l’azzurro nel ranking, Carlos ha sfoderato un’ulteriore dose di indifferenza: “Che Jannik ci sia o meno per me e per la mia squadra non cambia molto. La verità è che c’è poco da dire su questa vicenda, continuiamo concentrati sulle nostre cose e perseguendo i nostri obiettivi, come il n. 1 del mondo”.
Inutile dire che le affermazioni di Alcaraz hanno lasciato molto sorpresi gli appassionati italiani (e non solo), i quali hanno giustamente evidenziato la questione sui social. D’altronde Jannik e Carlos avevano sempre vantato un bel rapporto fuori dal campo, nonostante il loro epico dualismo. Evidentemente, la prospettiva di scalzare l’azzurro in classifica ha portato l’iberico a distaccarsi e a mettere da parte l’amicizia, e forse anche il buon senso.
