Il caso Clostebol si è chiuso in via ufficiale ma scoppia una nuova bufera intorno a Jannik Sinner: ecco chi è contro il tennista italiano
Jannik Sinner ha deciso di mettere la parola fine ad un tormentone che lo ha accompagnato per troppo tempo. Il caso Clostebol è ufficialmente chiuso ed il numero uno al mondo, reduce dal successo su Zverev agli Australian Open, si prenderà una pausa ‘forzata’. Il motivo è presto detto.

Il prossimo 16 e 17 aprile era prevista la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, il TAS, riguardo proprio alle accuse di doping nei confronti del campione altoatesino. Il ricorso della WADA ha però poi portato ad una vera e propria sorpresa: Jannik ha deciso di mettere la parola fine, di patteggiare con la World Anti-doping Agency arrivando a incassare una sospensione dalle competizioni per i prossimi tre mesi. Effettivamente, il male minore.
Sinner tornerà a brillare agli Internazionali d’Italia, a casa sua, sulla terra rossa. Ma nel frattempo, nonostante la voglia di andare avanti, di voltare pagina e guardare oltre, restano numerosi i nemici, i detrattori del tennista classe 2001. Non hanno mai avuto dubbi sulla colpevolezza di Sinner.
Nonostante non vi fosse una prova tangibile della responsabilità di Sinner sull’unguento utilizzato da Giacomo Nardi, ex fiosioterapista del tennista azzurro, contenente la sostanza proibita: il Clostebol. Ad oggi prosegue, dunque, la crociata contro Sinner da parte di alcuni personaggi del mondo del tennis: ecco chi sono i veri ‘nemici’ del numero uno al mondo.
Il rumore dei nemici: Sinner è accerchiato
Wawrinka ma anche e soprattutto Kyrgios, tennista australiano che non perde occasione per attaccare Sinner e mettere in dubbio la sua integrità sulla questione doping. Djokovic ha mostrato perplessità sul caso Clostebol, anche Shapovalov e Pouille. Mentre Griekspoor è stato spesso e volentieri allusivo.

Ma Nick Kyrgios può essere definito, senza esagerazioni, il più grande nemico di Sinner in questa spiacevole storia. Con toni duri, nonostante le conferme di Itia e WADA sulla contaminazione involontaria raccontata dal tennista italiano. Un odio che, evidentemente, va oltre il tennis ed i risultati di Sinner (e quelli decisamente meno brillanti dell’australiano). Kyrgios non ha avuto problemi nemmeno ad attaccare la sua ex, Anna Kalinskaya, ora fidanzata di Sinner. Accuse, illazioni, che non hanno distratto Sinner dai suoi obiettivi in campo.
Dopo l’accordo con la WADA Kyrgios è tornato all’attacco in maniera violenta: ‘Fanpage’ ha riportato le sue parole: “La giustizia nel tennis non esiste, oggi è un giorno triste. Dopo oggi ci si può dopare solo ‘senza sapere’. Test positivo, gioca durante le indagini, poi si accorda su una comoda squalifica di tre mesi senza perdere soldi o titoli. E vai avanti”. Anche Wawrinka è stato molto duro: “Non credo più nello sport pulito”, ha chiosato lo svizzero sui social.
Shapovalov aveva detto: “Alcuni giocatori vengono squalificati per anni, per altri non è così. Non tutti vengono trattati allo stesso modo”. Ha parlato pure Jarry che fu squalificato nel 2019 dopo la positività al doping: “Non riesco a superarlo del tutto, avrei voluto lo stesso supporto che ha avuto lui“. Il mondo del tennis, o almeno una piccola parte, non è quindi affatto contenta dell’accordo tra WADA e Sinner.
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