Accuse clamorose da parte di Novak Djokovic, messaggio assurdo: i tifosi restano a bocca aperta, cosa è successo
Il mondo del tennis si spacca e si divide. Dopo un’attesa lunga mesi, è arrivato finalmente il verdetto definitivo sul caso Clostebol. O meglio, più che un verdetto, è arrivato un accordo che sembra accontentare tutte le parti in causa, sia Sinner e il suo team legale, sia la Wada, ma che sembra invece lasciare perplesso tutto il resto del mondo del tennis, a partire dai grandi rivali di Jannik. Compreso quel Djokovic che per mesi è rimasto in silente attesa, senza esporsi in alcun modo.

Che in questa vicenda Nole fosse schierato dalla parte dell’accusa più che da quella della difesa, era in realtà piuttosto evidente. Da questo punto di vista, il serbo aveva fatto comprendere le sue reali idee già a inizio anno, scegliendo di fare coppia con il più grande accusatore di Sinner, Nick Kyrgios.
All’indomani della notizia della squalifica di tre mesi, però, il 24 volte campione Slam non ha potuto più nascondersi, e ha lasciato trapelare in maniera ben più chiara, e ufficiale, quale sia il suo punto di vista su questa situazione, mandando un messaggio inequivocabile che ha lasciato a bocca spalancata tutti i suoi tifosi.
Djokovic contro Sinner, adesso è ufficiale: il messaggio del serbo è inequivocabile
Il pensiero di Djokovic, ormai chiarissimo, è stato reso ufficiale non tanto da un messaggio dello stesso giocatore sui social network, bensì tramite un comunicato ufficiale della Professional Tennis Players Association. Un’associazione che, per chi non lo sapesse, rappresenta i giocatori ma è stata fondata dallo stesso Nole qualche anno fa.
Nel commentare la chiusura del caso Clostebol, l’associazione ha voluto denunciare le incongruenze dell’accordo e dell’epilogo cui si è arrivati, evidenziando in maniera plateale una mancanza di trasparenza.

Messa da parte la diplomazia, l’associazione di Djokovic in questo caso è sembrata riprendere, in tutto e per tutto, le argomentazioni di Kyrgios, ripulendo le accuse nei confronti di Sinner solo delle offese e delle cattiverie gratuite cui l’australiano si è troppo spesso lasciato andare negli ultimi mesi.
“Al di là del tifo, adesso alcune cose sono chiare“, si legge nel comunicato della PTPA, per molti il riflesso evidente del pensiero di Djokovic: “Il ‘sistema’ non è un sistema, bensì un club. Si parla di discrezionalità caso per caso, ma in realtà è solo una copertura per accordi su misura e decisioni non coerenti. Manca la trasparenza, manca un processo, manca credibilità“.
Senza parlare mai di Sinner, l’associazione punta il dito, più che altro, sulle principali associazioni coinvolte nella vicenda, l’ATP, la WTA, gli Slam, l’Itia e la stessa Wada, accusandole di non aver voluto fin qui riformare le regole per creare un sistema equo e trasparente. In questo modo, si finisce per giudicare i vari giocatori con più pesi e più misure, e questo secondo l’associazione di Djokovic è assolutamente ingiusto.
“Questa situazione è inaccettabile e dimostra una mancanza di rispetto per ogni sport e i suoi tifosi. È arrivato il momento di cambiare. E cambieremo“, chiosa la PTPA, con un’affermazione a metà tra lo slogan politico e la minaccia. Resta da capire quali saranno i prossimi passi per cercare di porre davvero rimedio a una mancanza di chiarezza che, su questo sono tutti più o meno d’accordo, porta spesso a decisioni non coerenti.