Rafa Nadal sa sempre come stupire i suoi tifosi e i grandissimi appassionati di tennis. Lo scorso anno ha detto basta ma qualcosa potrebbe cambiare
Rafa è stato con 22 titoli Slam conquistati, il secondo giocatore più vincente della storia del tennis e un motivo ci dovrà pur essere. In molti speravano di vederlo ancora per un po’ con la racchetta in mano, ma non avevano fatto i conti con le difficoltà fisiche con cui doveva combattere..

Per chi ha vissuto l’epopea del tennis moderno, basato sui Fab-3, Rafa Nadal ha rappresentato uno dei supereroi in circolazione. Per gli appassionati avere la possibilità di osservare tre stili così straordinari e diversi, come quelli del maiorchino, di Federer e di Nadal, è un privilegio che difficilmente potrà ripetersi ancora nella storia. Dopo un lunghissimo calvario anche Nadal ha deciso di dire basta alla fine del 2024, disputando un’ultima edizione di Coppa Davis, non andata a buon fine.
Fosse stato per Nadal, la sua carriera sarebbe durata anche qualche stagione in più, ma i problemi fisici erano diventati ingestibili e asfissianti. Un anno intero a cercare di recuperare dal problema al piede, tuttavia non è bastato e laddove la natura ci mette lo zampino non si può non ascoltare il proprio corpo. Per questo l’ex numero 1 del mondo non ha grandissimi rimpianti e sa di aver spinto fino all’ultimo al 100% la sua macchina agonistica.
Rafa Nadal non sente la mancanza del tennis: i piani per il futuro
L’ultima gara ufficiale disputata da Rafa Nadal è datata 19 novembre a Malaga, quando si arrese nel primo singolare dei quarti di finale di Coppa Davis, contro l’olandese Van de Zandschulp. Uno come lui ne avrebbe fatto un sol boccone e invece arrivò l’incredibile sconfitta. A distanza di questi 3 mesi, il maiorchino è tornato a parlare durante il Gran Gala del Mondo Sportivo spagnolo, la cerimonia di premiazione assegnata dai media iberici. Nadal è stato tra i premiati per un riconoscimento alla sua immensa carriera.

Quasi tre mesi dopo il ritiro è tornato a parlare di tennis: “Oggi per fortuna sto bene, ma gli ultimi anni sono stati difficili. Questo mi aiuta a non sentire la mancanza del tennis”. Poi sul futuro aggiunge: “Sto cercando di capire cosa fare e come organizzarmi, ma per ora mi sento benissimo così”. Insomma nessun ripensamento e una serenità generale che gli sta facendo superare ogni nostalgia del campo.
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