Per Alcaraz non ci sono buone notizie in questo momento e l’ultima novità è una vera mazzata: a sorridere sono soltanto Jannik Sinner e i suoi tifosi
Il campione spagnolo si tolto la soddisfazione di vincere il torneo ATP 500 di Rotterdam, tornando a sorridere dopo un periodo difficile. Eppure nonostante la recente affermazione in Olanda c’è un annuncio che lo ha fatto preoccupare più del solito.

Alcaraz Sinner, Sinner Alcaraz, il duello tra i due giocatori più in voga del momento è probabilmente solo all’inizio e promette di tenere banco per diversi anni. Il nostro campione e quello spagnolo sono la migliore espressione della NextGen del tennis mondiale e hanno delle qualità che nessun altro può vantare. L’allievo di Juan Carlos Ferrero ha due anni in meno, classe 2003 e ha già vinto uno Slam in più (4 a 3). Nell’ultimo periodo non è sembrato essere al massimo delle sue potenzialità, come testimoniato dall’eliminazione nei quarti di finale dell’Australian Open contro Djokovic. In realtà l’ultima settimana ha visto una parziale resurrezione a Rotterdam, con la vittoria nell’ATP 500 olandese che lo ha riportato in auge.
A contendergli il titolo la settimana scorsa è stato l’australiano Alex De Minaur, che si è dovuto arrendere in 4 set (6-4; 3-6; 6-2). Partita piuttosto dura che alla fine ha visto lo spagnolo avere la meglio, con una superiorità che alla fine è sembrata essere netta. Le parole del classe ’99 sono state però esplicative nel post match e hanno tirato in ballo anche Jannik Sinner.
Alcaraz “declassato” da De Minaur: Sinner ha un’altra marcia
De Minaur, durante la conferenza stampa andata in scena dopo la finale di Rotterdam, ha voluto rispondere ad una domanda sul paragone tra Alcaraz e Sinner.
“Giocare contro Carlos è sicuramente meglio per me. Sono in grado di fargli male col mio tennis, mettendogli fretta negli scambi e rendendogli la vita difficile“. Poi arrivando a Sinner ha aggiunto: “Questa cosa invece non mi è mai riuscita contro Jannik. Contro Alcaraz ci sono andato vicino e la prossima volta ci riuscirò”. Insomma la sua bestia nera resta l’italiano che finora gli ha lasciato solo le briciole, sia a livello di tornei individuali che nella doppia edizione di Coppa Davis portate a casa dagli azzurri. Vedremo se in futuro riuscirà ad inventarsi qualcosa di diverso per sorprenderlo.